Il tempo del lockdown e il ritorno a scuola. Parola a Viola Sammarco delle scuole Longhena

 

bambina che sorride


 

La Parola ai bambini 

Continuiamo il nostro ciclo "La Parola ai bambini" con Viola Sammarco. Viola è terza e ultima, di tre sorelle e frequenta la seconda primaria alle scuole Longhena di Bologna. Con lei parliamo di  scuola al tempo del Covid, e del lockdown trascorso con la sua famiglia. Buona lettura! 

Ciao Viola iniziamo la nostra intervista. Sei pronta? Ricorda che non ci sono risposte giuste o sbagliate. Noi ci facciamo una chiacchierata e tu mi racconti quello che pensi. Ve bene?

Si, partiamo!

Come stai a scuola?

Io ci sto bene però c’è un problema.

A si, e qual’è?

La mensa! Non è proprio per niente buona. Ecco! Mia sorella ha anche a scritto ai signori della mensa per dirglielo.

E cosa gli ha scritto?

Ha chiesto: “potete cambiare un po’ e non dare ai bambini sempre gli stessi piatti”?

Ci sono piatti che proprio non vi piacciono?

E certo! A nessun bambini piace il pesce col muschio! E poi ci danno anche la pasta al pomodoro e al posto della forma, ci mettono la mozzarella! Non è buona sulla pasta. E poi ci danno sempre gli stessi piatti. E' noioso.

E dolci ve ne danno?

No, i dolci ce li danno solo ai compleanni. Il festeggiato, se vuole, può portare le caramelle da dare in giro.

Viola ti ricordi il periodo in cui non potevamo uscire e non sei andata a scuola? Come l’hai passato?

Si, certo che me lo ricordo. Non si poteva andare a scuola, ma facevano lezioni in video. Erano brutte mi scocciavo.

Ne hai fatte tante?

Tre, quattro... ma erano proprio brutte.

Come sei stata a casa in quel periodo?

Mi sono sentita isolata. Non potevo far niente. La mamma era sempre in riunione, la Francesca (la sorella grande che frequentava la seconda media) era sempre in video lezione, la Giulia (la sorella media era in quarta primaria) era in video con le sue amiche per studiare… Però lei si divertiva.

Ma studiava o faceva altro?

No, no, lei studiava e io mi sentivo isolata.

E non giocavi con nessuno?

Con il papà, che non usciva a lavorare. Giocavo un po’, mi prendeva sul letto e mi sollevava. Così lo facevo un po’ allenare anche senza palestra!

Facevi altro con il papà?

L’aiutavo a cucinare. A volte, ma sopratutto mangiavo un po’ di carne, spiluccavo dalle cotolette…

In quel periodo sempre in casa ti sei inventa nuovi giochi?

Ho tolto un piolo dello scivolo, quello che ho sul terrazzo e mi ci sdraiavo per prendere il sole. E poi… Ah si, ho comprato su Amazon il gioco Dixit,

Cos’è?

Un gioco di carte, bello!

E ci giocavi da sola?

Ci giocavo con Giulia, papà e anche con la mamma. La mia sorella grande, no, perché lei se non è al video lezioni, sta sdraiata a non far niente.

Ti sarebbe piaciuto fare altro?

Mi sarebbe piaciuto un cane! E anche a mia sorella Giulia piacerebbe.

Un cane per giocare?

Anche per avere un po’ di compagnia, anche adesso ci sono delle volte che mi sento sola.

Ho capito. Ora ti chiedo di pensarci un po’: hai imparato a fare cose nuove in quel periodo?

Ci penso! Ecco: ho imparato a stampare, anche se il mio PC ha settant’anni, poveretto.

In estate, quando si poteva di nuovo uscire: ti sei divertita?

Sono andata sull’Etna con il mio amico A. E’ stato bellissimo, anche se avevamo paura perché quando eravamo lì, ha eruttato, ma per fortuna la lava era molto più in alto.

Quindi una bella estate. E a settembre avevi voglia di tornare a scuola?

Si, moltissima!

L’hai trovata molto diversa?

Siamo tutti con la mascherina, ora siamo in refettorio e non in aula, mangiamo anche lì, facciamo tutto lì.

Non uscite in cortile? (le scuole Longhena sono in cima ad un colle e immerse nel verde)

Si, agli intervalli. Noi ne facciamo due, di due ore, e possiamo arrampicarci, correre. Adesso siamo divisi, noi di seconda stiamo nel giardino, quelli di prima, nel boschetto ecc

Ti mancavano gli amici? Non li avevi più visti?

Un po’ in video ma non è lo stesso. Ora ci gioco.

Come stai in seconda è più bella della prima?

Si, ora mi sento più preparata.

Ti piacciono di più le scuole primarie o la scuole d’infanzia?

Le elementari!

C’è qualcosa che hai imparato a scuola di cui sei molto contenta?

Ci penso. Ah si: l’abaco! Siamo arrivati fino al 61, è bellissimo.

Ti piace la matematica mi pare di capire?

E si, in Italiano facciamo cose più difficili.

E in classe come vi siete sistemati?

Abbiamo i banchi e siamo seduti, poi ci hanno sistemati: maschio-femmina, maschio-femmina.

E perché secondo te vi hanno sistemati così?

Per non farci parlare, perché i maschi parlano tantissimo sopratutto J. e A. che sono tutte due vicini alla maestra e parlano, parlano...

Tra di loro?

A. parla tanto con la maestra.

Ho capito. Senti ma quando uscite giocate. o fate anche altre cose?

No, a volte facciamo scienze.

Come?

Spesso i maschi, che conoscono tanto gli animali, portano degli insetti da vedere e poi la maestra ce li  spiega.

Che bello! E ora dimmi sullo autobus come vi siete organizzati?

Stiamo vicine tra sorelle, ma divisi dagli altri. Poi però capita che ci scambiamo i posti perché è più bello, e poi perché c’è T. che non vuole stare vicino a nessuno.

Va bene. Ora ti faccio una domanda a cui magari devi pensare un po’:Ci sono cose che sono successe a scuola che ti hanno colpita molto?

Ah si, quando E. è andato una settimana all’ospedale perché M. gli ha dato un pungo nell’occhio.

Si picchiano in classe?

No, giocano a picchiarsi! Ma quella volta E. si è girato prima, e PUM, si è preso proprio un pugno nell’occhio.

Ho capito. C’è qualche attività che si fa a scuola che ti piace molto?

Ci penso. Ecco, si le canzoni, con le canzoni noi impariamo tantissime cose. E’ proprio bello!

Bene, grazie Viola, abbiamo finito, spero che tu ti sia divertita. Sono sicura che le tue parole faranno riflettere molti “grandi”.