Lettera aperta a Mario Draghi: abbiamo bisogno di chiarezza sull'apertura di nidi e scuole

 



Lettera Aperta
 
Gentile primo ministro, 
oggi ho ascoltato con grande attenzioni le sue parole. 
Ho estrapolato tre concetti chiave dal suo discorso che sono: futuro, sincerità e collaborazione. E proprio sentendo queste parole mi sono sentita in dovere di scriverle. 
 
Inanzi tutto mi presento: sono giornalista di un piccolo blog che si occupa di un piccolo settore: gli asili nido e le scuole d'infanzia. Da questo piccolo e per certi aspetti privilegiato punto di osservazione ho descritto la pandemia fin dalla prima ondata.
 
Circa due giorni fa ha annunciato la riapertura delle scuole (e gli asili) anche in zona rossa subito dopo pasqua. 
La scelta si è basata anche sullo studio condotto della professoressa ed epidemiologa Sara Gandini e pubblicato sulla rivista The Lancet Regional-Helth
 
Lo studio, molto in sintesi, dimostrerebbe che l'apertura non influenza il diffondersi del Covid e che le scuole sono luoghi sicuri. 
 
La ricerca è stata presentata, diffusa e portato anche alla vostra attenzione attraverso la rete EduChiAmo, un associazione che raggruppa una rete di soggetti privati che si occupano di asili nidi e scuole d'infanzia e che ha diffusione in tutta Italia. 
 
Precisiamo che la rivista The Lancet R-H, dove la Gandini e colleghi, hanno pubblicato lo studio è una "rivista a pagamento": ovvero gli autori pagano (3500 euro) per pubblicare i loro studi, con controlli minori da parte della redazione scientifica. 
(Insomma quel RH che sta dietro The Lancet, non ha poco peso, perché pur  essendo della stessa casa editrice  della prestigiosa  e storica The Lancet non lavora nello stesso modo e del resto non ha nemmeno lo stesso impatto sulla comunità scientifica).     

Ma c'è di più. 
 
Sulla prestigiosa rivista The Lancet (quella senza RH finale) è stato pubblicato un altro articolo circa in contemporanea e sul medesimo tema: sulla riapertura delle scuole e sulla diffusione dei contagi. Questo articolo arriva però a conclusioni opposte. 
Sintetizzando: si scrive che le scuole aperte influenzano eccome i contagi. 
 
Gli studiosi arrivano in conclusione ad affermare, con una certa sobrietà, che per riaprire nidi e scuole occorrono misure molto stringenti ed efficaci. 
 
Sostenere che le scuole non contribuiscono alla trasmissione del virus e che il rischio di contagio da Covid per i bambini è esiguo ha fatto sì che si sia data una bassa priorità alle misure di sicurezza nelle scuole. E tuttavia le prove a sostegno di queste affermazioni hanno limiti gravi. Le chiusure delle scuole primarie e secondarie si sono associate a una sostanziale riduzione del contagio in molti paesi compresa l’Inghilterra. Al contrario, i dati dimostrano che la diffusione dell’infezione tra i bambini di età tra i 2 e i 10 anni è aumentata enormemente col diffondersi della variante inglese del virus. ".
 
Questo contrasto di studi rende tutti molto preoccupati e fa male, perché si getta un'ombra lunga sulla trasparenza (e la sincerità) delle scelte politiche.
 
Il dubbio che serpeggia tra gli addetti ai lavori dell'educazione, e non solo, è che soggetti privati, con buon seguito di moltissimi genitori non poco affranti dalla chiusura di nidi e scuole, possano pagare e propagandare ricerche scientifiche "di parte" per spingere alla riapertura in modo poco trasparente. 
E' un dubbio davvero che scava. 
 
E ancora di più. 

C'è anche da considerare l'esperienza di come abbiamo aperto nidi e scuole  fino ad ora. Molto banalmente le regole scritte sui protocolli non si sono POTUTE sempre applicate per diversi motivi: non ultimi per risparmi sul personale per impossibilità di spazio ecc ecc. 
 
Riaprire in sicurezza almeno per nidi e scuole d'infanzia significa arruolare, in molti contesti tanto personale in più, (certo a Venezia dove la situazione è quasi tragica) significa riorganizzare spazi, riorganizzare gruppi e orari, a volte significa anche solo fornire mascherine ffp2, che non sempre sono state fornite, significa accelerare in tutt'Italia con i vaccini. 
 
Ce la facciamo ad avere tutte queste misure di sicurezza per Pasqua? 
 
ScuolaAperta contro ScuolaChiusa e due studi opposti, alimentano la polarità di idee partigiane che per contrastare il virus e per il benessere dei bambini e ragazzi non servono a molto. 
Scuola aperta in sicurezza è la strada da seguire e richiede molto lavoro e molta trasparenza. 
Il mio invito è partire dalla trasparenza (sincerità e collaborazione) e dare una risposta che fughi questa spiacevole ombra rispetto agli studi e alle vostre scelte politiche.  
 
Grazie dell'attenzione
 
Laura Branca