Dada Daniela Risponde
Cara Daniela, quest'anno per la prima volta ho un bambino che a tre anni non
comunica se non a morsi e graffi. E' arrivato presso la nostra
struttura solo a settembre e i genitori nonostante abbiamo
tentato più volte di coinvolgerli, sono poco presenti. Sono entrambi
stranieri e non parlano molto bene, e in tutta franchezza, non
so quanto capiscano, o quanto facciano la parte di
chi non capisce. Il risultato è che è davvero difficile dialogare e capire.
Il bambino ha un'intelligenza spiccata, capisce perfettamente la
lingua, ed è molto autonomo. La difficoltà è la relazione con i
coetanei, purtroppo io e la collega ci sentiamo un po' sole perché
il pedagogista non da troppo attenzione alla faccenda. Come
possiamo tentare di migliorare questa situazione che genera
malessere anche rispetto alla serenità dei genitori, che spesso
tornano da noi lamentando graffi e morsi?
Grazie per la tua risposta
P.
Gentile maestra P.
Il problema dei graffi e morsi al nido è, purtroppo, molto sentito... E talvolta crea dissapori con i
genitori che vedono i loro bimbi subire questi attacchi. Vengono
sempre interpretati come manifestazioni aggressive, ma non sempre è
cosi, sappiamo bene che la realtà è complessa e variegata.
Direi
che è fondamentale tentare un aggancio nuovamente coi
genitori, coinvolgendo il pedagogista e mettere in chiaro quale lingua
usare. Specialmente quando i genitori sono
difficili da agganciare e stranieri occorre trovare la lingua
originaria...oppure parlare inglese...o francese...dentro il nido c'è
sempre qualcuno in grado di tenere un colloquio in lingua.
Inoltre, occorre che questo bimbo sia osservato con attenzione: Morde quando si arrabbia? Morde quando non ottiene ciò che vuole? A casa come si comporta: ci sono fratelli o sorelle? Come avvicina i bimbi all'asilo? Gioca da solo e con fantasia ...o ha attrazione per il gioco giocato? E soprattutto: parla ? Si esprime ?? Manifesta determinazione ??? Ecco, sono alcune delle cose che bisogna sapere.
In più se
questi episodi si mantengono frequenti occorre una vigilanza più
attiva e contenitiva della educatrice referente con grande
affettività e fermezza contenere e un po' alla volta prevedere. Non è
affatto facile.
Occorre che al bimbo arrivi il messaggio che può e deve comunicare in altro modo. Credo
che questi siano alcuni elementi di costruzione di una risposta al
problema e certamente richiamare l'attenzione della pedagogista mi
sembra d obbligo.
Un caro saluto
Daniela