Epidemia colposa alla scuola d'infanzia. Denunciati due genitori





Cronaca Bambina  
Hanno portato la figlia a scuola prima di attendere l’esito del tampone. La bambina è poi risultata positiva e i genitori sono ora accusati di epidemia colposa e violazione della legge sulla quarantena.
Ma andiamo con ordine: i fatti si sono svolti l'otto aprile scorso quando una madre si è recata precipitosamente alla scuola d'infanzia per prelevare la bambina. La scuola è statale e nell'istituto comprensivo di Marciano di Romagna comune nei pressi di Rimini.
La bambina aveva effettuato il tampone perché qualche giorno prima, il padre aveva contratto il virus. La direzione scolastica (con cui purtroppo non è stato possibile confrontarsi) ha informato prima l'Ausl e poi i carabinieri. L'Ausl ha fatto scattare la quarantena per la sezione, circa venti persone tra bambini, insegnanti e bidelli.
Mentre i militari si relazionavano con l’Azienda sanitaria alcuni genitori che avevano i figli nello stessa scuola, "avevano presentato esposti- sempre ai carabinieri- imbestialiti per essere finiti in quarantena, per quella che giudicavano a dir poco una leggerezza".(da Il resto del Carlino)
Le indagini
Le indagini si sono concluse qualche giorno fa e hanno confermato lo svolgersi dei fatti e la tempistica. E' quindi certo che il 4 aprile la bambina ha fatto il tampone e nei giorni successivi ha continuato a frequentare regolarmente la scuola.
Quando l’esito è arrivato, quattro giorni dopo, ed è risultato positivo: la madre è corsa subito a scuola. Dovendo giustificare il "ritiro" fuori orario, la verità è emersa.
I genitori sono quindi stati denunciati per la violazione della legge sulla quarantena e per il reato di epidemia colposa. Tutti questi fatti si sono verificati con buona pace del patto di corresponsabilità tra famiglia e scuola.