Quando il lavoro al nido è precario e mal pagato: Che fare?

 
Dada Daniela



Cara dada Daniela

Ho tanti dubbi sul mio lavoro di educatrice. E' due anni che giro come una trottola da un nido all'altro. Ho cambiato due cooperative e mi sono trovata male per contratti assurdi. Mi sento più una tappa buchi che altro, sempre spostata, tra chiusure e accoglienze, senza un rapporto con i genitori e con pochi soldi in busta paga. Ho scelto questo lavoro per passione ma sto pensando di lasciare. 

Oggi sono giovane ho 25 anni e posso ancora trovare altro da fare. 

Ma un domani? Sono triste

C.F.   

Cara collega, 
 
Hai ben  espresso la frustrazione di un lavoro che richiede e pretende stabilità!
Il nostro è  un lavoro di intrecci,  di trame relazionali, è  un lavoro che richiede tempo per essere cura dei bambini... delle madri... delle famiglie.
 
L' instabilità  può  essere accettabile per un periodo, anche lungo, ma devi avere una prospettiva, poter intravvedere un contratto di lavoro dignitoso...
 
Io non credo che le cooperative lo offrano, la mia esperienza indica solo nei nidi del pubblico una condizione di lavoro accettabile. Credo nel pubblico, anche quando ci sono  limitate speranze di assunzione, ci sono comunque maggiori tutele, migliori occasioni di crescita...
 
Non demordere, prova a fare concorsi laddove  si presentano, i nidi pubblici hanno bisogno di educatrici motivate come te...! 
 
I miei auguri  ti accompagnano!
 
Daniela 
 
Per scrivere a Dada Daniela info@bolognanidi.it