Nidi gratis per tutt*. Una svolta politica travolgente

 



Pensieri e Parole
 
Nidi gratis per tutti dovrebbe essere una realtà diffusa, una proposta ovvia perché in 50 anni di onorata attività, e di ottimi risultati raggiunti, i nidi avrebbero dovuto meritare la gratuità per tutti senza se e senza ma.
 
Eppure nidi gratis per tutti non è mai stato discusso o proposto come tema  in commissione infanzia o portato avanti come proposta di legge a livello nazionale.
 
Passare dal Bonus  al libero accesso sarebbe un modo tutto sommato semplice concreto e costruttivo di dare libero accesso all'istruzione, alla cura, alla buona pappa, al crescere bene ai bambini... senza aver bisogno di bonus delimitati da date, da graduatorie che mettono in fila prima i disabili, poi i poveri, poi i figli adottivi, figli con un genitore, figli dei residenti, degli italiani, dei non italiani ma con permesso di soggiorno... 
 
Il libero accesso senza rette e senza limiti sarebbe un modo concreto per sostenere le donne, per darci la possibilità effettiva di  continuare a lavorare fuori casa, sarebbe un modo di dividere il carico degli impegni famigliari, sarebbe un modo di alleviare il carico di responsabilità che oggi si stende pesante sulle spalle di tanti anziani.
 
Nido senza retta e senza limiti: un sogno che darebbe la possibilità ai bambini di iniziare un piccolo ma solido percorso formativo, educativo ad armi pari. 
I bambini imparerebbero, non in teoria, ma nel concreto che il mondo è grande e diverso e colorato e imparerebbero fin da subito che nel mondo ci sono persone con abitudini diverse, con lingue diverse, con religioni diverse con cui si può giocare, mangiare e se occorre anche litigare, senza differenze, senza paure ... 
 
Ma quando si scrive che i nidi dovrebbero essere gratuiti e aperti a tutti c'è, e c'è sempre, chi si alza in piedi indignato: perché i ricchi dovrebbero pagare...perché non abbiamo soldi abbastanza per farlo... perché non possiamo permettercelo...
 
Tanti NO, fatti apparentemente di buon senso pratico che però non tengono a mente, o forse non conoscono fino in fondo, l'importanza, la bellezza, la qualità l'utilità che i nidi possono garantire.
 
Nidi gratis a Bologna  
 
Durante il pesante e francamente bruttissimo scontro alle primarie di Bologna  Isabella Conti e Matteo Lepore hanno affrontato il tema. Lepore, il vincitore, ha messo da parte la faccenda come proposta irrealizzabile. 
 
Certo è irrealizzabile se si continuano a mettere a registro cifre inadeguate e rimarrà sempre irraggiungibile se non si coglie quello che potrebbe valere questo progetto. 
 
Politicamente il progetto Nidi gratis per tutti sarebbe una scelta ardua, tutta in salita. 
 
Vorrebbe dire più liste d'attesa, vorrebbe dire aprire ancor più nidi per non attirarsi l'ira degli esclusi, vorrebbe dire spiegare questa politica ai molti che non hanno più figli piccoli o che non ne hanno mai avuti... 
Nidi gratis in termini lavorativi, amministrativi, economici, burocratici sarebbe un tuffo verso un grandissimo lavoro... 
 
Ma sarebbe un rilancio di speranza nel presente e una visione futura. 
 
Mi auguro che nonostante tanti problemi da affrontare e nonostante tante difficoltà che alle vicine elezioni Nidi gratis torni ad essere un tema centrale e discusso, e non solo sotto le due torri, ma in tutte le città che andranno alle urne a settembre, che non sono poche e che sono importanti: Roma, Torino, Milano, Napoli...
 
Nidi gratis aperti a tutt* sarebbe in realtà una piccola spesa in confronto al grandissimo risultato sociale, educativo, culturale che potrebbe generare. Il primo passo in questa direzione sarebbe capire la portata rivoluzionaria che ha questa apertura e crederci fino in fondo, come cinquant'anni fa fece Adriana Lodi e la giunta di Fanti a Bologna quando in anteprima rispetto alla legge nazionale aprirono quello che non si era mai visto: i nidi pubblici comunali, una grande rivoluzione che ha ancora bisogno di sostegno e impegno.  
 
Laura Branca