Dada Daniela racconta...
Per indicare una educatrice dei nidi a Bologna si dice "dada".
È un nomignolo che ha provocato, nel tempo, perplessità, rifiuto, necessità di trovare altri appellativi e si è giunti all'educatrice, o educatore della prima infanzia.
Forse perché ci sono nata con quel nome o meglio, ci sono nata professionalmente, mi sembra indicato e indicatore di una dimensione famigliare che caratterizza la professione.
"Dada "ricorda la lallazione del bambino la facilità che i piccoli hanno nel pronunciare quella parola produce già un vantaggio.
Dada è solo un prefisso molto presto si accompagna al nome proprio diventando dada Antonella, dada Marina ,ecc...
Sarebbe piuttosto pomposo dire educatrice Antonella o Marina senza sentire una formalità che non si addice.
Dada rimane impresso anche nella .memoria delle famiglie, anche ora c'è qualche genitore che mi riconosce dopo anni ma forse non ricorda il mio nome e quindi dada Daniela è sufficiente.
In qualche misura è un nome comune accoglienza e semplicità sono le caratteristiche che lo contraddistinguono essendo questo ruolo molto complesso.
Una dada è un'educatrice con una coloritura affettiva.
Dada Daniela