Febbraio pedagogico bolognese. Breve cronistoria

 


Cronaca Bambina 

In una recente intervista il neo assessore alla scuola di Bologna, Daniele Ara, annuncia di voler rilanciare il febbraio pedagogico, pratica ormai interrotta da decenni. Ma cos’è il febbraio pedagogico? E quali novità ha portato? Propongo una brevissima cronistoria dell’evento.

1962

E’ il 4 febbraio del ‘62 quando si svolge il primo Febbraio Pedagogico Bolognese. Per circa un mese si svolgono momenti di incontro e dibattiti, organizzati dall'allora assessorato alla Pubblica Istruzione, Ettore Tarozzi. Si affrontano problemi fondamentali della pedagogia e della metodologia didattica, ma anche problemi pratici come la carenza di strutture scolastiche.

Centro pedagogico

Si progetta di aprire un Centro Pedagogico collegato a docenti universitari, finalizzato soprattutto all’aggiornamento professionale degli insegnanti, in particolare quelli della scuola materna e degli educatori. L’iniziativa diventerà tradizione.

1965

Ai Comitati Genitori-Insegnanti si affida l’organizzazione di cicli di incontri e tavole rotonde che nel frattempo si organizzano nei nuovi  quartieri della città.

L’obiettivo è promuovere la conoscenza da parte delle famiglie della vita della scuola e viceversa. Le tensioni non mancano e si consumano anche a livello politico, in consiglio comunale il dibattito si fa spesso teso.

L’iniziativa comunque riscuote notevole interesse. Particolarmente apprezzati i "Corsi per genitori", corsi che avevano lo scopo di avviare confronti proficui tra genitori, figure della scuola, esponenti della ricerca pedagogica, esperti sociali, medici, psicologi...

La Scuola completa

L’anno successivo il pedagogista Bruno Ciari è nominato direttore didattico per le attività scolastiche comunali. Ciari divulga il metodo di Freinet ed è uno dei principali animatore del Movimento di Cooperazione educativa (MCE) movimento ancora attivo.

Durante il settimo Febbraio Pedagogico Ciari lancia una tra le più significative iniziative: la scuola completa, più nota come scuola a tempo pieno

La prima sperimentazione sarà effettuata a Bologna nell'anno scolastico 1968-69, da qui si diffonde una "scuola completa" a livello nazionale e si consolida almeno nelle scuole primarie

Nel 1985 si chiude la stagione del febbraio pedagogico bolognese. Come riprenderà?

Seguiremo attentamente da questo spazio, quello sembra essere  la ripresa di una politica basata sull'ascolto e il coinvolgimento.   

Laura Branca