PNRR: gli asili nido e l’istruzione. L’appello degli ex sindaci


 

Parola a...

La lettera è apparsa ieri sulle pagine di diversi quotidiani (oltre che Huffintonpost). E stata firmata da molti ex-sindaci appartenenti al Gruppo '93. 

Da Bologna contiamo addirittura due firme: Walter Vitali e Sergio Cofferati. Questo raddoppio forse sottolinea, che nella città dove  i nidi pubblici sono nati sono ancora e sempre una priorità. 

Riportiamo di seguito il testo della missiva per esteso.

«Anche se il livello di istruzione è in leggera crescita, gli italiani restano fra gli ultimi in Europa (cfr. Report Istat luglio 2020). Le donne italiane sono mediamente più istruite degli uomini, la popolazione del Mezzogiorno è meno istruita di quella del Centro Nord. L’Italia resta al penultimo posto nella Ue, seconda solo alla Romania, per quota dei laureati sulla popolazione (ibidem). La quota di giovani Neet italiana è la più alta d’Europa: nel Mezzogiorno più che doppia rispetto al Nord (ibidem). Data la relazione univoca tra livello di studio e possibilità di impiego, se ne deduce che aumentare la scolarizzazione nel Paese sia un investimento strategico, oltre che un fattore di riduzione delle diseguaglianze sociali e territoriali. 

Asili Nido


Desta particolare preoccupazione la situazione degli asili nido. Secondo l’Istat il sistema degli asili privati e pubblici del nostro Paese è in grado di accogliere solo il 24% dei bambini residenti in Italia da 0 a 3 anni. Gli asili nido nel Sud e nelle Isole sono un miraggio.

Al di là delle politiche generali di implementazione del grado di istruzione, che prevedano un’estensione dell’obbligo fino a 18 anni, necessariamente di carattere nazionale, i servizi scolastici per la prima infanzia sono di competenza dei Comuni che negli ultimi anni hanno ridotto, anziché implementare, la la loro offerta (Istat).

Se negli anni della crisi della finanza pubblica era comprensibile (anche se non accettabile) la riduzione dell’offerta pubblica nei servizi scolastici per la prima infanzia, ora, con il PNRR che prevede forti stanziamenti in materia, la rinuncia dei Comuni a potenziare questa prima fascia strategica dell’educazione e dell’istruzione sarebbe una scelta irresponsabile. Data la relazione stretta tra asili nido e scuole materne, inclusione sociale, riduzione dell’abbandono scolastico, aumento delle competenze e crescita dell’occupazione femminile.

3 Miliardi e 700 Milioni

Sono circa 3 i miliardi previsti dal PNRR per la costruzione o ristrutturazione dei servizi per la prima infanzia a cui si aggiungono i 700 milioni già assegnati dal Governo a questo obiettivo.

Dato il sistema di assegnazione dei fondi per bandi, è molto forte il rischio che le risorse stanziate finiscano per penalizzare i territori più piccoli e meno tecnicamente preparati accrescendo invece che ridurre le diseguaglianze del sistema scolastico esistenti.

Da questo timore il nostro appello di ex Sindaci. Un appello alle Regioni, alle Province e ai Comuni perché non sprechino questa opportunità di crescita del livello di istruzione della popolazione ristrutturando e costruendo asili nido e scuole materne in tutti i territori, anche i più piccoli, ove vi sia presenza di quelle fasce d’età. Il PNRR nella sua applicazione prevede anche la possibilità di far ricorso, provvisoriamente, a risorse tecniche esterne, dedicate a realizzare progetti coerenti con gli indirizzi di spesa. Riteniamo che sarebbe compito delle Regioni (a partire da quelle attualmente meno dotate di tali servizi) far sì che le domande dei Comuni si trasformino in progetti finanziati e realizzati. È giusto che Il Ministero e l’Anci collaborino per evitare i rischi di uso incongruente delle risorse disponibili».


Seguono firme ex Sindaci:
Nicola Sanna, Sassari
Marco Alessandrini, Pescara
Massimo Zedda, Cagliari
Alessandro Andreatta, Trento
Mario Bruno, Alghero
Gianfranco Burchiellaro, Mantova
Enrico Campedelli, Carpi
Valentino Castellani, Torino
Sergio Cofferati, Bologna
Paolo Corsini, Brescia
Alessandro Cosimi, Livorno
Sergio Daniel, Varedo
Simeone Di Cagno Abbrescia, Bari
Walter Vitali, Bologna
Antonella Ferrario, Ceriano Laghetto
Marco Filippeschi, Pisa
Lillo Firetto, Agrigento
Daniela Gasperini, Cinisello Balsamo
Flavio Zanonato, Padova
Oriano Giovanelli, Pesaro
Marco Mairaghi, Pontassieve
Giuseppe Manni, Bresso
Carlo Novarino, Moncalieri
Paolo Perazzoli, San Benedetto del Tronto
Giorgio Pighi, Modena
Massimo Pironi, Riccione
Claudio Pistoni, Sassuolo Fiorano
Francesco Prina, Corbetta
Maurizio Roi, Lugo
Ivo Rossi, Padova
Gaetano Sateriale, Ferrara
Roberto Scanagatti, Monza
Luigi Spagnolli, Bolzano
Fabio Sturani, Ancona
Elena Torri, Lizzano in Belvedere
Ugo Vecchiarelli, Bresso
Paolo Zanotto, Verona