Le paure dei bambini al tempo del Covid

 



 
Pensieri e Parole

Cara amica, 
mi scrivi che Agata ha paura del covid, ha paura di togliersi la mascherina quando è in strada e che vuole in continuo disinfettarsi le mani. Lei che proprio quest'anno è entrata alle primarie, lei che fin da quando ha imparato a camminare ha mostrato coraggio da vendere... E ora, ha paura. 
Mi scrivi del piccolo Andrea che ha solo quattro anni. Dici che ha candidamente "confessato" di non ricorda più quando si stava tutti vicini e senza mascherina... 
Poi mi racconti con tono ancor più preoccupato che nella scuola media che frequenta Alessandro, una ragazzina, si è tolta la vita, senza, almeno apparentemente, un motivo reale  a soli 13 anni... 
 
Cara amica, è un momento davvero difficile e complesso e anch'io guardando le giovani fanciulle colgo ombre inquietanti, e lunghe. e profonde che attraversano le loro e le nostre vite. 
 
Ma credo indispensabile fare delle distinzioni. 
 
Questa settimana ho letto molte, moltissime notizie rispetto a quanto i bambini soffrano, e quanti nuove paura stanno maturando e matureranno i nostri figli.
E sono notizie che vanno ad accrescere e moltiplicare le nostre ansie di genitori impreparati, quasi sempre, e a questo tempo più che mai. 
Si sono dette e scritte molte cose sul tema provo a fare una sintesi.
La dad fa male, il ritorno a scuola, in distanzia, fa male, l'uso della mascherina rende tutti più diffidenti e i bambini sembra meno empatici. 
 
C'è chi da New York si interroga se i bambini, che ancora devono nascere, soffrano di più al tempo del Covid (L'articolo è apparso su Domani qualche giorno fa ed è a firma di Andrea Casadio). I bambini scrive la Fondazione Agnelli, sono in ritardo in termini di apprendimento, e la nota organizzazione torinese, misura anche in punti percentuale quanto abbiano perso e quanto tempo ci metteranno a recuperare... 
I bambini poi, rimarrebbero indietro anche nello sviluppo secondo uno studio riportato sulle pagine della prestigiosa rivista Vita, che non riescano più a riconoscere le emozioni per l'uso continuo e prolungato della mascherina da parte di educatrici e maestre...
E poi, e poi... ci sono i drammatici aumenti di suicidi e tentati sucidi in età adolescenziale e preadolescenziale, i numeri li riportano medici e studiosi e sono davvero allarmanti.

E' innegabile bambini e ragazzi soffrono e gli adolescenti  più degli altri.  
 
E soffrono anche ora che non c'è più la Dad, anche ora che siamo tornati in presenza, anche ora che la primavera ci porta più fuori all'aria aperta e finalmente siamo senza protezioni. 
 
Ma anche se questo sconfortate quadro fatto di osservazioni dirette. e notizie di cronaca (alcune delle quali giudico eccessive) è sostanzialmente vero e lo rimane anche ora che il tempo scorre e che "loro" (bambini e ragazzini) continuano a crescere. E' una banalità. E' un'affermazione puerile, lo so, ma ci sono delle volte che mi pare di vederli crescere a vista. Mi pare di  vedere il loro sviluppo verso l'alto ad occhi nudo. 
 
Ecco quel crescere per me, cara amica, conforta e mi da fiducia nel presente. 
 
Perché senza nulla togliere alla complessità del nostro difficile tempo, l'unica cosa che possiamo fare noi genitori, noi educatori (professionisti e non) è quello di accogliere questo tempo che è fatto di paure, di malattia, di distanza e a volte di morte... e andare avanti. L'unica cosa che possiamo fare è accogliere anche le poche novità positive che abbiamo vissuto e infine quello che possiamo fare è avere fiducia, fiducia nelle loro capacità.   
 
Se i bambini molto piccoli non ricordano il mondo prima del covid, come ti racconta con puntualità Andrea, io ritengo che non ci sia da stupirsi. Chi ha quattro anni, e i primi due non li ricorda, due anni sono un tempo lunghissimo. 
Per i bambini che vivono il presente con un'intensità zen, solo il presente conta davvero.   
Con grande calma quando Agata ti dirà che non è pronta a togliersi la mascherina perché ha paura, tu, dalle tempo accogli con grazia questa paura. 
Ieri aveva paura dei cani, ti ricordi? 
Poi un po' per volta ha smesso. Tu sei stata molto brava perché le hai lasciato tempo, le hai dato modo di prendere confidenza con i cani un po' per volta, e ora, Agata passeggia con Trussi a guinzaglio con grande gioia. 
 
Con i nostri piccoli grandi bambini, con gli adolescenti la cosa è molto diversa perché dobbiamo armarci di tanta, ma tanta calma. Dobbiamo coltivare, e fare e scorte immense di calma, e di pazienza con i nostri piccoli e grandi fiori che si allungano cm dopo cm verso il sole. 
Abbi fiducia cara amica e teniamoci in contatto, ora e sempre, in questo tempo tanto complesso. 
 
 
Laura Branca