Ma nidi e scuole comunali sono davvero uguali ai nidi e le scuole gestite da Cresci@mo?

 


Parola a...
 
A Modena c'è una fondazione che gestisce, e ne gestisce sempre di più, nidi e scuole d'infanzia. Nata nel 2012 come "stratagemma" per aggirare i limiti di assunzione, oggi Cresci@mo (questo è il suo nome) gestisce dodici scuole e quattro nidi, mentre al comune sono rimaste dieci scuole e undici nidi. 
La fondazione è di proprietà al 100% del comune, ha le stesse rette, garantisce la stessa qualità, è aperta a tutti e ha un calendario anche più lungo.   
Eppure ci sono genitori in protesta. 
E la domanda che sorge spontanea: Ma nidi e scuole comunali sono davvero uguali ai nidi e le scuole gestite da Cresci@mo? 
A raccontarmi le differenze incontro un genitore, Elisa Corghi, rappresentante di sezione di una scuola che a settembre è passata dalla gestione del comune, alla gestione della Fondazione.


La sua scuola è passata alla gestione della fondazione. Cosa è cambiato?
Nel nostro caso è stata cambiata una maestra e tutto il personale ausiliario. Qui a Modena, ci tengo a sottolinearlo, gli ausuliari,  hanno un ruolo molto importante anche rispetto al lavoro dell'educazione. Per intenderci, oltre a fare pulizia e piccola manutenzione ordinaria, aiutano le educatrici in più momenti della giornata. Son figure di riferimento sia per i bambini, sia per noi genitori che per le maestre. 
 
E il nuovo personale ausiliario non è preparato?
Sono brave persone, intendiamoci, ma sono abituate solo a pulire e sanificare non a stare con i bambini. Ciò significa che oltre a non aver avuto totale continuità educativa, abbiamo perso anche qualità educativa.
 
E le nuove maestre sono meno preparate?
Le maestre sono volenterose, sono qualificate per titoli di studio,  ma sono molto giovani e ancora poca esperienza. Diciamo che Fondazione ha disperso un sapere storico (-molte le precarie non assunte-) a cui non si è dato alcun valore. Nella nostra scuola siamo stati fortunati! Una delle "vecchie" maestre "su comando", così si dice in gergo, ha scelto di rimanere per affiancare la nuova maestre per un anno.  Nell'altra scuola passata alla fondazione non è andata altrettanto bene.
 
In che tempi siete passati a fondazione?
A giugno ci hanno informato per settembre. Molti bambini si sono trovati, in un anno molto delicato come quello che stiamo vivendo ancora oggi, senza più alcun riferimento educativo.La cosa che giudico grave è che in riunione ci hanno detto che l'importante per il bambino è ritrovare l'ambiente, i muri della scuola...
 
Possiamo dire che  il servizio è peggiorato?
Si, e infatti non sono mancati episodi alquanto dubbi rispetto alla qualità. 
Non in particolare nella mia scuola, non in particolare quest'anno, ma ci sono stati momenti difficili che fanno riflette.
 
Ci fa un esempio per capire meglio?
In una scuola i bambini sono scappati. Sono stati ritrovati in strada. Fortunatamente non è successo nulla, ma è mancata la comunicazione con le famiglie. L'episodio è stato raccontato poi dai bambini. E sempre durante una riunione l'evento è stato "giustificato" con un banale e poco professionale "i bambini erano troppo vivaci!" In un'altra scuola è successo, purtroppo può capitare, che i bambini si siano punti con una siringhe trovata nel giardino. Un brutto incidente, ma anche in quel caso, è mancata la comunicazione con i genitori. Gli unici ad essere informati sono stati i genitori dei bambini direttamente coinvolti. Gli altri l'hanno appreso dai giornali.
 
Come hanno motivato questa mancanza di comunicazione?
La fondazione ha detto che sarebbe stato compito del comune, il comune ha rimpallato la responsabilità. Il comunicato è apparso lunedì, mentre la notizia era sui giornali locali due giorni prima.  
 
Riassumendo possiamo dire che...? 
Possiamo dire: che è cambiato tutto e che niente è come prima. Cambiato il personale, disperso un sapere storico... e possiamo anche aggiungere che dopo dieci anni di trattative sindacali, pare, che il personale di fondazione, forse arriverà ad avere qualche diritto in più, e il medesimo stipendio, anche se, è bene sottolinearlo lavorano due settimane in più in estate. Io ritengo che il benessere del bambino, la qualità educativa del servizio, passi anche dalla qualità del contratto di lavoro... Ma l'impressione che ho è che il comune stia dismettendo tutti i servizi di welfare: nidi, scuole e centri per anziani... E non capisco nemmeno se effettivamente ci sia effettivamente un vantaggio economico. 
 
Fondazione offre un'apertura maggiore rispetto al pubblico? Se, si,  di quanto? 
Direi un paio di settimane in più a luglio. Con questa apertura ci "rifilano" tutto il resto. Il fatto è che ce ne rendiamo conto noi genitori che abbiamo vissuto questo passaggio. In dieci anni la fondazione è cresciuta molto ma chi verrà dopo di noi non ricorderà più, non c'è memoria storica, per questo abbiamo creato una pagina fb Cosi non cresciamo. Ma c'è di più...
 
Cosa?
C'è il fatto che si ragiona sempre su famiglie dove i genitori lavorano entrambi ma non è sempre così! La scuola che frequento quest'anno, ad esempio, è una scuola molto popolare, dove ci sono tante famiglie di origine straniera e spesso non lavorano entrambi i genitori. Non c'è sempre esigenza di tempi prolungati o di calendari estivi, forse ci sarebbe più esigenza di lavorare sull'integrazione, sull'inclusione. Sono tante le mamme che incontro che magari pur essendo al secondo, o terzo figlio, inserito in un percorso scolastico, non sanno dire due parole d'italiano. Ecco, io credo andrebbe acceso un pensiero su questo punto. E' un disagio e ci ritornerà indietro accresciuto se non ce ne occupiamo nel modo giusto.    
 
Laura Branca