La pedagogia della fiducia (anche) durante la guerra

 


Cronaca Bambina 

La storia di Vira, la bambina ucraina nata il 10 novembre del 2019, ha fatto il giro dei social e probabilmente del mondo.

La madre, in fuga dalla guerra, segna sulla pelle della figlia nome, data di nascita e numeri di telefono da contattare in caso lei morisse.

E’ una storia semplice che ha la straordinaria capacità di spiegare in modo efficace, a chi vive in pace e la guerra non l’ha mai vissuta, lo stato emotivo dei genitori in fuga.

Ma è anche una storia che racconta una profonda e assoluta fede, o fiducia se preferite, nel mondo e nelle persone.

Se io muoio qualcuno si occuperà di te.

Fortunatamente la fuga di Vira e sua madre si è conclusa bene. Sono arrivate in Francia e stanno ben.

In questi giorni di orrore e di guerra tra propaganda e notizie cruente, questa piccola storia è da conservare e da riprendere ogni volta che il mondo ci apparirà come un luogo ostile. Allora questo gesto disperato e al contempo di profonda stima verso il prossimo potrà risultare un preziosissimo insegnamento.

Laura Branca