La maestra delle mamme

 


  
Mia Madre ha fatto l'insegnante per quarant'anni. Ha girato la Puglia in ogni provincia per svolgere questa professione. 
Ma il primo incarico l'ha avuto nel profondo nord, tra monti e laghi e poca distanza dal confine con la Svizzera. 
Lei ha ricordato quel periodo per tutta la sua vita come uno dei più avventurosi della sua giovinezza. Erano gli anni '50 l'Italia era un altro mondo e l'Italia del nord era un altro universo. 
La scuola elementare dove insegnava era povera e spesso doveva strappare dal lavoro nei campi e sopratutto dai pascoli i suoi piccoli studenti. 
 
L'ignoranza era diffusa e la voglia di imparare poca, però non mancavano studenti  attenti che avevano voglia di apprendere. 
Ricordava sempre una bimbetta che era particolarmente dotata. aveva trecce raccolte sul capo, sguardo limpido e curioso ed era molto dolce di carattere. 
Spesso era isolata dagli altri bambini proprio per la sua bravura. 
Mia madre viveva a quel tempo nell'unica osteria con camere del paese che era gestita  dai genitori di quella bambina. 
 
Un giorno mentre era in osteria, che era anche uno spaccio alimentare, si rese conto che la madre della sua studentessa sapeva leggere a  stento. 
La donna, le aveva raccontato, era l'ultima di dodici figli, i soldi in casa erano pochi e l'avevano mandata a fare la domestica a Milano a soli sette anni. 
Così aveva lasciato la scuola senza avere più la possibilità di riprenderla nonostante le sarebbe piaciuto continuare a studiare. 
 
Mia madre si offrì di aiutare la donna. La sera dopo cena si sistemavano ad un tavolo dell'osteria per leggere e scrivere. 
Gli altri avventori guardavano con stupore questa attività e certo non mancarono commenti e risatine, ma nel giro di qualche tempo, un po' per volta, ci furono molte altre persone che si aggiunsero ad imparare .
Presto un gruppetto di studentesse, tutte donne, si trasferirono a scuola e mia madre avviò, in modo del tutto improvvisato, una scuola serale per adulti. 
 
Tutto il tempo che mia madre rimase in quel paese, cinque anni, la scuola serale continuò nella sua attività. 
Era giovane, era sola, tra quei monti e aveva, l'ha sempre avuta, una grandissima passione all'insegnamento che viveva come una missione. 
 
Mia madre è morta da anni ma ricordo ancora la gioia con cui raccontava questa avventura  che terminava sempre con il dire che per un adulto imparare a leggere e scrivere è difficilissimo ma "Tutte le mie studentesse erano madri e le madri hanno la capacità di imparare anche l'impossibile per i loro figli".
 
Lascio qui, in questo blog aperto e allargato, una testimonianza sulla maternità e l'amore per l'insegnamento,  di una mamma comune dal grande cuore. 
 
Paola Rizzi