Educare alla Gentilezza. Intervista a Licia Vasta

Licia Vasta

 

 

Parola a... Affrontare il tema della gentilezza oggi, a seguito di una pandemia che ha colpito tutto il Mondo e di una guerra, che bussa alle porte dell'Europa, può risultare qualcosa di azzardato, forse coraggioso. Eppure fra la provincia di Bologna e Ferrara, nel cuore dell'Emilia, opera in tanti servizi educativi, una professionista che instancabilmente e tenacemente propone e affronta nelle progettazioni educative, temi fondamentali per lo sviluppo di competenze "sociali ed emotive" nei bambini. Lei è Licia Vasta, Pedagogista Psicoanalitica, Mediatrice familiare, impegnata da 40 anni nel campo educativo, io, l'intervistatore, sono Francesco Princigalli, educatore di nido da oltre dieci anni. Vista la complessità e la vastità dell'argomento abbiamo creduto opportuno dividere l'intervista in due parti anche per dare il tempo ai nosti lettori e lettrici ci lasciar depositare i concetti che affronteremo in questa nostra conversazione. Buona lettura!

Perché è importante educare alla gentilezza?

La gentilezza consegna un contributo essenziale all’esistenza : alleggerisce le continue difficoltà della Vita. Ha riguardo dello stato d’animo del nostro prossimo, ha sensibilità per la sua stanchezza e attenzione alle sue richieste d’aiuto. Essa è FORMA che esprime un significato: quello della dignità che è premessa essenziale alla condizione umana.” Rispondo con le parole del teologo e scrittore Romano Guardini che sono molto pertinenti.

Cosa possiamo trarre da questa bellissima citazione?

Personalmente credo che dignità e rispetto siano le matrici delle competenza formative e professionale che dovrebbero far parte integrante per tutti coloro che si occupano in maniera responsabile di cura ed educazione, a partire dagli educatori del nido.

Partire da noi per...

Noi siamo gli specchi dei bambini e loro apprendono attraverso il modello che presentiamo, sappiamo bene (anche se a volte c’è chi se lo dimentica) che il primo modello di apprendimento per i piccoli siamo noi, che educhiamo non solo con le parole, ma anche con il nostro corpo, i toni della voce, con le posture, con lo star vicino o distante, con il tocco della mano con lo sguardo... Tutto questo e altro ancora penetra nella memoria epidermica del bambino e sarà sua per tutta la sua esistenza.

E...

E “La gentilezza si coniuga con la tenerezza, i suoi gesti ed emozioni. La tenerezza è un’emozione fluida e friabile, impalpabile, sorella della mitezza e della compassione. È un’emozione che non si realizza se non in correlazione continua con l'altro...  La tenerezza si esprime nelle parole e nei gesti che nascono dal cuore e che sono capaci di trascendenza: di farci andare al di là del loro significato e quotidiano e di farci cogliere le loro RADICI PROFONDE e NASCOSTE... La tenerezza come comunicazione flebile e silenziosa.... come comunicazione striata di timidezza” come osserva un altro autore, lo psichiatra e saggista Eugenio Borgna.

Come tradurre questa raccomandazione in pratica?

Dovremmo avere il mandato di ricreare tutto questo nel nostro lavoro. So che non è facile, ma so anche che senza questi “ingredienti“ saremmo “macchine anaffettive".

Quanto conta l'apporto dell'educatrice e dell'educatore? Cosa possiamo fare?

Il lavoro dell’educatore è fondamentale! Non è un caso che si parla dell’importanza dei primi 1000 giorni del bambino è in questo tempo che si mettono le fondamenta della persona. Il lavoro di educare è fatto (anche) di domande che non sempre hanno risposte immediate o scontate. Ad esempio: Che tipo di educazione abbiamo ricevuto? Qual è il nostro bambino ideale? Che tipo di bambino «accettiamo»? Che tipo di comportamento nei bambini mal tolleriamo? Che tipo di comportamento troviamo inaccettabile? Che tipo di genitori non «sopportiamo» proprio?

Con queste domande che lasciamo depositare nelle menti e nei cuori dei nostri lettori, chiudiamo la prima pare della nostra intervista. Riprenderemo da questi quesiti settimana prossima con la dottoressa Lucia Vasta.

 

Francesco Princigalli