Ascoltare ed essere ascoltati



Anche gli uomini...educano In una recente formazione a cui ho partecipato, intitolata "La Relazione con le Famiglie", ho potuto confrontarmi sul tema con tantissime/i educatrici, educatori, insegnanti dello 0-6. Fra i tanti stimoli ricevuti nel corso dei lavori, una delle questioni che è risultata subito evidente e urgente è l'Ascolto.

Il lavoro educativo richiede come requisito principale la capacità di ascoltare e comunicare, per costruire relazioni. Ma allo stesso tempo, per rendere i rapporti reciproci e proficui, appare essenziale anche essere ascoltati.

Ma oggi questo cruciale passaggio funziona nei servizi educativi?

Da quanto rilevato in questa formazione, che sicuramente è uno spaccato, ma comunque trasversale tra i Nidi d'Infanzia e le Scuole dell'Infanzia, Ascoltare ed essere ascoltati, appare complesso ed "energivoro".

Nei piccoli gruppi di discussione, creati dal formatore, è emersa instantaneamente dai partecipanti la fatica. Sia educatori che insegnanti hanno evidenziato quanta energia venga utilizzata per stabilire buone relazioni e nonostante la volontà di porsi sempre come ascoltatori presenti e accoglienti, sembra sempre più sovente la difficoltà di capirsi o anche un determinarsi di situazioni conflittuali.

La maggior parte dei partecipanti hanno rilevato un momento preciso da cui questi aspetti sono diventati più complessi e lampanti: il Post-Covid.

La pandemia, i lock-down, che si sono succeduti hanno scavato un solco enorme nella capacità di relazionarsi, confrontarsi, "ascoltarsi", nel proprio vissuto e nella vita sociale. 

Luoghi come i Nidi e le Scuole, deputate alla relazione e collettività, hanno pagato il prezzo più caro in tal senso. Rimanendo sul tema affrontato della Relazione con le Famiglie, risulta pressoché aumentato l'aspetto individualistico, la tendenza spiccata a non volersi aprire ad una comunità educante collettiva; da qui deriva una crescente richiesta di "personalizzazione" del servizio, con tutti i problemi che possono conseguire nella gestione ordinaria.

Chiudo questa piccola testimonianza di lavoro senza alcuna certezza o soluzione; credo che chi si occupa oggi di educazione debba ricevere maggior attenzione, perché se Ascoltare è fondamentale nel nostro lavoro, ciò deve essere sostenuto attraverso l' Essere Ascoltati.


Francesco Princigalli*

*educatore da oltre vent'anni presso i nidi della provincia di Bologna. Da sempre impegnato nei sindacati prima in Cgil, oggi in Sgb.