Ferruccio Fava racconta la biblioteca dei ragazzi Mario Luzi





Cronaca bambina San Pietro in Casale è un paese che si trova a metà strada tra Bologna e Ferrara. Si raggiunge  rapidamente anche con i mezzi pubblici e se oggi conta  circa 12 mila abitanti, e la popolazione è in aumento, è anche perché ha dei buoni servizi educativi e una bellissima (e nuovissima) biblioteca ragazzi dedicata a Mario Luzi
Avendo questi servizi tante giovani famiglie scelgono di trasferirsi qui. 
Purtroppo però per via di un "buco" in bilancio la giunta, guidata dal sindaco Claudio Pezzoli, ha scelto di "sacrificare" la scuola d'infanzia comunale, che passerà allo Stato, una sezione del nido che chiuderà i battenti (mentre le liste d'attesa sono già lunghe)  e accorperà la biblioteca "dei piccoli" con quella "dei grandi". 

Dal punto di vista dei lavoratori saranno in 14 a dover cambiare posto di lavoro e per questo si stanno mobilitando i sindacati.
 
Nel frattempo i cittadini e le cittadine hanno costituito un comitato e hanno lanciato la petizione Salviamo la biblioteca dei ragazzi

Il comitato sta coinvolgendo anche associazioni e altre persone per far rete. 
E anche noi di BolognaNidi aderiamo a questa protesta non è solo per una questione di principio, ma anche per buon senso: questi tagli non sono lungimiranti o strategici. 

Da oggi daremo spazio, attraverso un ciclo di interviste, ad alcune voci del territorio per capire meglio cosa sono questi servizi e cosa con la loro chiusura si perderà. 
Oggi incontriamo Ferruccio Fava, ex bibliotecario della Biblioteca per bambini e ragazzi. 



Qual è il più bel ricordo che conserva legato all’attività di bibliotecario a San Pietro in Casale?

Il ruolo che mi era stato affidato non era solo di bibliotecario, ma anche di Esperto di attività culturali (prima Operatore culturale) anche perché era chiaro fin da allora (43 anni fa) che il ruolo di una biblioteca non poteva esaurirsi nell’attività del prestito e della promozione alla lettura, ancor più vero oggi.

La biblioteca pubblica nasce proprio come centro di propulsione per l’attività culturale locale.

L’attività fino al 2000 è stata quella di organizzare e appoggiare le diverse ispirazioni culturali, nella biblioteca storica, l’attuale biblioteca ragazzi.

Sono nate qui  la scuola di musica, il carnevale, i gruppi d’arte visiva, il gruppo “Salto Piano” per l’archeologia ecc., costituendo le basi di tutte le attività culturali oggi in grave pericolo.

Abbiamo utilizzato a pieno, fin quando non ci è stato vietato per problemi di uscite di sicurezza, il secondo piano.

Non so cosa scegliere tra le diverse esperienze che i bambini e i ragazzi (miglia negli anni) hanno potuto vivere direttamente negli allestimenti fatti nella e fuori dalla biblioteca.

Entrando in un bosco (ricostruito, compresi gli alberi) abbiamo incontrato una fata, dei folli funghi, con l’astronave (Astronascente) siamo partiti per scoprire il nostro sistema solare e gli altri mondi, con un sommergibile (Zarganus) le meraviglie delle profondità marine e non solo, con una macchina del tempo abbiamo visitato una tomba egizia, un tempio greco, un tempio Maya, e un tempio Cinese (Tutankamon, un attore greco, un sacerdote e un attore del teatro dell’opera di Pechino).

Tutto per consentire ai bambini di effettuare esperienze immersive di racconti da vivere come reali (il gioco è vero) affrontando otto miti tra loro vicini.

Abbiamo anche realizzato con i ragazzi delle medie per circa 20 anni spettacoli ( divisi in gruppi di registi, tecnici e attori) mettendo in scena testi teatrali completi scritti con loro, e una gara di lettura ogni anno (almeno 20).

Abbiamo realizzato per tre anni spettacoli notturni con le classi elementari non solo di San Pietro in Casale, per incontrare le lucciole, fate, cavalieri erranti, e un’orchestra di elfi camminando, guidati da un mago e due elfi, nel bosco della Panfilia.

Ogni Natale abbiamo allestito in modo diverso la biblioteca presentando un racconto di particolare impatto visivo ed emotivo.

Certo, il nostro punto di riferimento è sempre stato il teatro d’animazione in tutte le sue declinazioni.

Numerosissimi i progetti realizzati con le scuole di primo grado, spettacoli, film, fumetti, edizioni per la continuità ecc.

 

La richiesta più strana che le ha fatto una bambina o un bambino?

Scusami ma non ne ricordo neppure una perché ogni domanda l’ho sempre considerata ‘vera’. Se una persona per quanto piccola ti chiede qualcosa è perché immagina che quella domanda abbia senso, e per lei lo ha. L’adulto deve immedesimarsi, quindi non l’avverti più come  “strana”.

Però dopo le stimolazioni avute dalle fiabe o dai racconti che presentavamo con tecniche e generi diversi, i dibattiti erano numerosi, fino a chiedersi più volte cos’era il tempo. La mia risposta era sempre l’invito a dire “adesso”, scoprendo insieme che era già passato o invitandoli a contare da 1 a 1 miliardo facendogli notare che occorrono circa 37 anni, senza mai fermarsi. Qualcuno ha provato rinunciando “solo” dopo due o trecentomila.


Ha mai visto sbocciare amicizie o amori in biblioteca?

A decine, i cui figli sono poi venuti con i padri e le madri per cui: la bocca mi baciò tutto tremante. Galeotta fu la biblioteca e chi la scrisse. Da quel giorno leggemmo ancor avante (scusami Dante!)



Oggi tutti leggiamo sempre meno e allora è dovrebbe essere importante una biblioteca pubblica?

La lettura comporta un rapporto tra un autore e un lettore in una sorta di invito all’esperienza tramite la riflessione che io intendo come confronto tra due mondi che si incontrano e si specchiano.

Questo è il valore della lettura, ma anche il suo limite. Come il teatro non può competere sullo stesso terreno con i moderni mezzi più coinvolgenti, ma deve ritagliarsi uno spazio con molte difficoltà utilizzando le nuove tecnologie a disposizione, così l’incontro con la lettura deve passare attraverso esperienze di narrazione, (lasciami citare Wagner) comprendendo in un’opera “totale” testo, immagini, musica. 

La nostra mania della “simulazione” come tramite della conoscenza e la comunicazione come necessità  ci ha sempre posti nei confronti dei nostri piccoli o grandi interlocutori come i “maghi” di eventi che portano alla lettura attraverso il coinvolgimento emotivo compreso ad esempio le gare di lettura, molto sentite.

Inoltre una biblioteca ragazzi distinta da una biblioteca adulti ha la possibilità d’essere totalmente a disposizione di genitori e figli che non riescono ancora a sottostare alla sacralità del silenzio, con attività (come i Sabati da Favola) in cui i genitori stessi diventano narratori e lettori. Lo spazio di una biblioteca ragazzi a disposizione esclusiva ha questa possibilità di creazione degli eventi e assume quando ben guidata una vitalità sempre nuova.


Laura Branca