L'importanza di giocare all'aria aperta

 


Pensieri e Parole
Quando incontro un giovane studente delle scuole superiori non posso fare a meno che chiedergli cosa sta imparando a scuola. Lo studente, l'unico ragazzo di una classe tutta al femminile, mi racconta del suo prossimo ingresso come tirocinante in una scuola d'infanzia. E' il primo incontro che il giovane studente farà con il mondo del lavoro ed è entusiasta.
 "Abbiamo fatto una lezione di preparazione- mi racconta- e l'insegnante ci ha spiegato cosa dovremmo fare e come comportarci. Si tratta di osservare i bambini e le maestre. La cosa che non mi va tanto giù- mi dice con voce preoccupata- è che la nostra docente ci ha raccomandato di spingere le maestre a portare i bambini in giardino. Di solito non lo fanno. Ma perché dobbiamo essere noi tirocinanti a dire alle maestre cosa devono fare?" Una domanda che mi da filo da torcere.

Benvenuti nella scuola reale  

Mentre cerco una possibile risposta, penso... Tutti gli studi possibili e inimmaginabili hanno dimostrato quello che i nostri nonni già sapevano con il buon senso: stare all'aperto è sano e fa bene! 
Eppure ancora oggi (e più spesso di quello che si dica, o si scriva) in molte scuole i bambini e le bambine non escono a giocare all'aperto. Anche se tutte le scuole hanno giardini e cortili dove stare. 
Anche se la pedagogia e le neuroscienze hanno descritto progetti straordinariamente complessi e raffinati da praticare all'aperto...
Anche se l'importanza delle attività all'aperto sono indicate nelle linee guida delle scuole d'infanzia da diversi anni... Eppure nonostante tutto ciò c'è ancora paura e ritrosia ad uscire. 
 
La paura ad uscire 

Le motivazioni potrebbero essere varie: ci sono maestre e maestri poco motivati, è difficile gestire genitori che protestano (e a volte denunciano) per qualche graffio sul corpo o che si lamentano di vestiti sporchi di fango... 
oppure maestre e genitori hanno il terrore del freddo e del malanno... 
Anche se di freddo ne vediamo sempre meno e come ci ha dimostrato il covid ci si ammala più spesso "al chiuso" che all'aperto...

Nessuna di queste paure può giustificare la privazione di tempo libero trascorso all'aria aperta. Nessuna.  

E se oggi l'eduzione all'aria aperta che non è più semplicemente "star fuori" anche stare semplicemente in giardino con i bambini senza progettare nulla di pedagogicamente valido  va comunque sempre perfettamente bene.  
 
Allo studente rispondo infine di non preoccuparsi di niente e di osservare tutto ma proprio tutto: bambini, maestre, genitori, comportamenti, sezioni, genitori, mobili, giochi, libri... Da tutto ciò imparerà comunque molto, compresa la grande distanza che a volte c'è tra teoria e realtà.      


 
Laura Branca