Concorso Infanzia: oggi si avvia il decreto. Il ministro garantisce nuovi reclutamenti quanto prima


















Cronaca Bambina E prevista per oggi la firma del decreto che avvierà le procedure per il concorso allInfanzia e Primaria. L’ha confermato ieri lo stesso ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, a Venezia quando ha firmato il nuovo accordo con la Regione Veneto . (Leggi qui)




Il bando come?
La procedura porterà alla formulazione delle graduatorie utili ad immettere in ruolo 12 mila insegnanti con diploma magistrale e laurea in Scienze della formazione primaria. Nel regolamento sarà prevista anche la definizione del successivo il bando, che potrebbe essere pubblicato prima di Natale. Non esistendo un precedente le regole dovranno essere definite ex-novo. La bozza del nuovo regolamento dovrà poi acquisire il parere del Consiglio di Stato e ancor prima potrebbe dover passare anche al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI).

Concorso Infanzia e Primaria: chi potrà partecipare?

Il concorso straordinario prevede una prova orale. Lesito produrrà un punteggio ma nessuna esclusione. In base alle informazioni che abbiamo finora, dalle fonti ufficiali, potranno partecipare alla procedura: i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/02 e i laureati in Scienze della Formazione Primaria che abbiano svolto, nel corso degli ultimi otto anni, almeno due annualità di servizio specifico, anche non continuativo, su posto comune o di sostegno, presso le scuole statali.

E per i posti di sostegno?

Per quanto riguarda i posti di sostegno, in aggiunta ai requisiti già citati e validi per i posti comuni, è necessario essere in possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno o di analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia.

Oltre il bando straordinario?

Ieri il Ministero a Venezia ha precisato che lintenzione del Governo è ripartire immediatamente con il reclutamento, anche con altri concorsi per l’accesso al ruolo. Ha poi precisato sara’ posto rimedio quanto prima anche alla grave carenza di presidi.