La politica del SI e del NO e le scelte del governo giallo-verde


BolognaNidi




























Pensieri e parole... L’immagine che vedete qui sopra ci arriva dal lontano 1337. E' un particolare della rappresentazione del "buon e del cattivo governo" raffigurato a palazzo comunale di Siena. La donna in particolare  fa parte del cattivo governo ed è l'incarnazione della discordia. E la discordia contrappone i temi Bianco e Nero, SI o NO.… Esattamente come sta succedendo in questo periodo storico in cui la caratterizzazione politica pare non avere più importanza.
 
E tra il SI e il NO cosa rimane? 
 
Passo in rassegna mentalmente le ultime notizie che mi hanno colpita di questo governo: a Verona, e non solo, il consiglio comunale (dove lavorava il ministro Lorenzo Fontana fino a qualche tempo fa) ha votato una mozione per sostenere economicamente le sedicenti associazioni pro-vita. Quelle che 
non sono contro l’aborto ma se possono evitarlo...in fondo non è sempre bello avere un figlio?
Poco lontano il sindaco di Lodi, Sara Casanova (il primo sindaco donna a Lodi) sta di fatto ostacolando la frequentazione dei nidi e delle scuole ai bambini nati in famiglie straniere 
non è una questione razzista ma di conti: se non hanno proprietà all’estero che lo dimostrino! 
E’ questo più o meno il ragionamento, ma dimostrarlo è difficile se non impossibile e i bambini intanto sono fuori perché le rette sono troppo alte!

Il ddl Pillon ci ha fatto discutere su temi ormai consolidati: il divorzio e i diritti dei bambini, e delle donne... perché un articolo dopo l’altro,mette insieme tante e tali ingiustizie sui più deboli e sugli ultimi, che non può che far discutere. 
 
Il governo giallo verde ha poi infilato, in modo un po’ defilato, la strada dei tagli sui nidi. Su questo punto si è comportato in modo normale, perfettamente in linea con i governi precedenti. In campagna elettorale i rappresentanti dell'attuale governo si sono è sgolati per gridare Più nidi per tutti!” E poi però hanno tirato fuori un bel paio di forbici e ZAC! il 4 ottobre del 2018 a pochi mesi dall’insediamento, hanno fatto un bel taglio.

Quasi quasi ci fa rimpiangere l'era di Renzi, che a mio parere, non ha lavorato bene, ha mancato di ascolto, di tolleranza, ha mancato tante cose, ma per lo meno ha messo a segno due cose fondamentali per nidi e scuole d’infanzia: la legge ZeroSei, con relativo il Piano triennale di finanziamento e ha consentito l’assumere degli educatori, come già si faceva per le scuole
 
Fatto e subito smontato. Si cancella un po’ di quel poco che avevano realizzato, portando via ai comuni che hanno realizzato di più, e non aggiungendo altro ai comuni che non hanno. (leggi qui).

Il sud che era ultimo, il sud che ha lavorato male è stato bastonato sonoramente dal governo Renzi e ignorato dal governo Conte. Il sud è ultimo e che rimanga ultimo! E se gli ultimi sono bambini, beh pazienza, non si può sperperare denaro pubblico, in questo periodo dove per far quadrare i conti stiamo ipotecando il loro futuro. Ce lo ricorda anche la lega che di denaro pubblico ne deve un bel po’ ai suoi cittadini di oggi e di domani.