Intervista
a... Quando chiedo l’intervista a Mila
Spicola lei
mi risponde subito “sono insegnante palermitana potrà ben
immaginare come vedo io i nidi” Insegnante alla scuola pubblica,
scrive sull’
haffintonpost ed è impegnata politicamente. Dirigente
nazionale per il Partito democratico fino al 2016, oggi
indipendente. Con il dottor Paolo
Siani ha
di recente “lanciato” la
petizione QuotacentoXgliasili di cui abbiamo
già parlato a più riprese (leggi qui
e qui).
Oggi la petizione è arrivata a contare
più di 7mila
firme e continua a crescere. Perché
un’insegnate palermitana lotta
per i nidi d’infanzia? Vediamo insieme il suo punto d vita.
Perché
sono importanti gli asili nido?
Perché
i bambini che arrivano sui banchi della scuola dell’obbligo sono
già seriamente compromessi nelle capacità di studio e
apprendimento, hanno vissuto spesso in contesti che non li hanno
abbastanza stimolati: alla lettura precoce, all’uso del linguaggio…
Bambini
non più recuperabili?
Vale
sempre la pena tentare di recuperarli, ma questi bambini hanno
accumulato un ritardo difficilmente colmabile. I nidi garantirebbero
delle ottime basi per prepararli ad un futuro diverso. Questo
sopratutto per quei bambini che vivono in contesti difficili e in
povertà educative assolute.
Tutti
promettono i nidi in campagna elettorale e poi…?
Tutti,
sempre. E poi... la fila è lunga ed è difficile da seguire e le
risorse non arrivino a destinazione o arrivano tardi.
In
che senso?
Oggi
i nidi sono gestiti dai comuni. I finanziamenti dallo stato passano
alle regione, dalle regioni, ai comuni. Oggi un comune ha le risorse
per gestire i servizi che ha già. Domani fa fatica a reperire le
risorse necessarie per aprire, ad esempio, nuove strutture, nel
mentre magari cambia il sindaco e la giunta successiva non destina
più le risorse
Anche
i governi cambiano…
Affinché
i nidi abbiano sempre economie stabili è determinante che vengano
riconosciuti come il primo tratto educativo nella formazione dei
bambini. E’ essenziale che vengano definite i livelli essenziali
per ogni bambino. Ma io oserei di più.
Cosa?
Renderei
il percorso educativo ZeroSei obbligatorio per tutti i bambini. Così
i nidi dovrebbero essere garantiti a tutti in modo gratuito. Così
tutti i genitori dovrebbero farlo frequentare. Qui al sud posso
assicurare che tanti non andrebbero nemmeno a scuola se non fosse
obbligatoria!
I
nidi ai genitori del sud non interessano?
Il
discorso prevalente è: “se mia moglie è a casa perché non
dovrebbe badare al bambino che fa tutto il giorno?” Il fatto che il
nido è un servizio educativo non è nemmeno contemplato.
Si
deve cambiare mentalità?
E’
essenziale e non è affatto semplice. Solo così potremmo contrastare
davvero il divario sociale e culturale che oggi condanna i bambini
svantaggiati a rimanere svantaggiati sempre. La scuola democratica
agisce per recuperare tutti.
La
nostra scuola è democratica?
La
nostra scuola non è un fallimento totale come spesso viene dipinta.
Gli studi a cui possiamo far riferimento sia nazionali che
internazionali ci mostrano una scuola molto diversa a seconda dei
contesti e dell’area geografica. Al sud si va male, al nord est la
scuola è paragonabile alle scuole migliori al mondo a cui spesso
facciamo riferimento. C’è da lavorare e molto. Investire nei nidi
sarebbe la migliore risposta per costruire una buona scuola nel
futuro.
La
petizione potete leggerla qui