Anche a Venezia mancano maestre

BolognaNidi
 












Parola a… Cosa succede nei nidi e nelle scuole d'infanzia di Venezia? Oggi incontro la consigliera del Pd Monica Sambo per farmi raccontare quali criticità si stanno verificando. E mentre parliamo degli ultimi avvenimenti Venezia svela un sistema davvero notevole anche rispetto al contesto nazionale.


Cosa succede nei nidi e nelle scuole di Venezia?
La situazione è complessa. Dall’inizio dell’anno si sono di nuovo verificati degli spostamenti dovuti ad una carenza di personale.

Spostamenti di bambini o di personale?
Lo spostamento riguarda il personale che viaggia da una scuola all’altra per riuscire a garantire il rapporto numerico consentito dalla normativa.

Succede solo nelle scuole?
Per ora il quadro sembra più problematico nelle scuole d’infanzia. Ma dato non è detto che i nidi rimangano estranei a queste situazioni.

E’ da tempo che il personale a Venezia viaggia (leggi qui)
Si, oggi la situazione è molto migliorata rispetto a due anni fa. Sono state assunte circa 60 maestre e si è costituito un bacino di supplenti, un gruppo jolly, di 5 persone. Nel mezzo ci sono state tante battaglie. Ad ogni modo oggi siamo solo all’inizio dell’anno e la carenza del personale si fa già sentire.

Perché manca il personale?
Il concorso per le supplenti è ancora aperto si stanno svolgendo gli orali. Ad ogni modo per i concorsi a tempo indeterminato sono poche le persone che sono “passate”…

Perché sono poche?
Perché i titoli richiesti per accedere alla professione di maestra, ovvero la laurea quinquennale, sono in pochi ad averli.

E’ solo una questione di concorso e di titoli di studio o c’è altro?
Con la nuova legge finanziaria è previsto che la PA ipotizzando può assumere solo il personale strettamente necessario per garantire il rapporto numerico. Tant’è vero che sta aspettando di verificare quanti bambini si iscriveranno per capire quanti insegnanti sarà necessario impiegare. Ma i casi possibili sono infiniti e non possiamo non prevederli.

Cosa si dovrebbe prevedere?
Le maestre e le educatrici si possono ammalare, possono andare in pensione, e con la quota 100 è difficile ora prevedere quante saranno. Ci sono poi le gravidanza, anche quelle difficile da prevedere e c’è il diritto alla 104… E se queste situazioni si verificano, e non è raro che accada, il personale non è sufficiente per garantire un buon servizio.

Le iscrizioni sono tante?
Venezia è una città molto complessa da organizzare. E’ profondamente diversa la situazione che c’è a Venezia e nelle isole, rispetto alla situazione che c’è a Mestre. Mestre storicamente ha poche strutture e tutte piene, Venezia che negli anni passati ha fatto un grande investimento sullo ZeroSei ha strutture che non lavorano a pieno regime.

Cosa significa: ci sono nidi e scuole semi vuote?
Faccio un esempio: ci potrebbe essere una struttura che magari ha 50 bambini, ma che registra solo 29 bimbi. Nel momento in cui si apre un nuovo bando durante l’anno, bando su cui abbiamo insistito molto e abbiamo ottenuto, comunque quella scuola non potrà che accogliere un solo bimbo perché il numero degli insegnanti non consente di più.

E si torna al discorso del numero delle maestre …
Esatto in una città che si sta vistosamente spopolando, dove i bambini sono pochi, gli anziani sono sempre di più una politica lungimirante dovrebbe riflettere su questi temi con particolare attenzione. E invece le rette sono aumentate del 25% e le maestre sono poche. (leggi qui)

A Venezia che rapporto numerico c’è nei nidi e nelle scuole?
Nei nidi in media c’è un educatore ogni sei bambini, come ci indica la legge regionale. Il comune di Venezia applica questo rapporto sia per i lattanti che per i divezzi (che per legge regionale è rapporto 1 a 8). Nelle scuole dell’infanzia, invece , il rapporto numerico è di 1 a 25, e nel caso di presenza di bambini con handicap l’organico viene potenziato con un educatore per ogni bambino debitamente certificato e la classe può accogliere massimo 22 bambini.

Un rapporto contenuto anche rispetto ai criteri nazionali...
E’ un rapporto di cui siamo molto fieri e che ci consente di garantire davvero una qualità molto alta. Tant’è vero che durante una delle ultime commissioni, quando è stato affrontato il tema della nuova legge sull’uso delle telecamere nei servizi (leggi qui) è stato un po’ accantonato, consapevoli del fatto che con questi rapporti numerici possiamo garantire la sicurezza anche senza l’uso delle telecamere.

Nidi a Venezia leggi anche