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E se le scuole d'infanzia in eccesso diventassero posti nido?

 













Parola a Cristina Giachi vicesindaco di Firenze e presidente della Commissione scuola all'Anci va all'attacco sui nidi,  qualche mattina fa a “Giorno per giorno” programma di Radio Uno e fa un affondo preciso alle politiche educative dedicate ai più piccoli. Con numeri alla mano Giachi denuncia come l'Italia sia rimasta indietro e non solo perché contiamo pochi nidi ma anche perché mancano politiche adeguate sull'infanzia. Il ragionamento del vicesindaco si conclude poi su una possibile conversione che vedrebbe trasformare i posti in eccesso della scuole d'infanzia in nuovi posti  nido.
Italia in ritardo

Il Paese è in ritardo nel raggiungimento del cosiddetto ‘Obiettivo Lisbona’, cioè la dotazione di asili nido per il 33% della popolazione da zero a tre anni. Solo in quattro regioni l’indice di copertura dei servizi socio-educativi per la prima infanzia ha superato la soglia richiesta, mentre una forte carenza di infrastrutture la troviamo in alcune Città metropolitane e province”.

Studio Anci cosa ci dice?
Giachi, rifacendosi alla ricerca elaborata dall’Ufficio studi Anci, ha spiegato come 
per raggiungere complessivamente l’obiettivo del 33%, fissato in sede comunitaria, nel nostro Paese si dovrebbero costruire 9.064 nuove sezioni di asilo nido, per un fabbisogno complessivo di quasi 2,2 miliardi”. Mentre se “si ponessimo l’obiettivo del 50% della popolazione nazionale, le sezioni da mettere in campo sarebbero 23.676 ed il fabbisogno complessivo sarebbe superiore a 5,5 miliardi”.

Non solo nidi
"Le politiche per l’infanzia non sono tema emergente nell’agenda politica nazionale. Inoltre, in alcune aree del Paese politiche mirate sono paradossalmente poco richieste, perché è forte l’idea che l’educazione della prima infanzia debba restare appannaggio delle famiglie. La conferma viene dai dati relativi al tempo pieno, con tantissimi bambini che fanno solo la metà del tempo scuola”.


Dalla scuola d'infanzia al nido
Concorda la Giachi con la proposta di trasformare i posti in eccesso nel settore infanzia in nuovi posti per gli asili nido: “Ne abbiamo discusso la scorsa settimana con il ministro Bussetti, durante il suo intervento ai lavori della commissione Anci. Visto il calo delle nascite sarebbe opportuno utilizzare i surplus educativi nella fascia 0-6 anni, anche se la conversione non è matematica. Ci sono punti che vanno trattati con attenzione per arrivare a soluzioni efficaci”.


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