"Il primo intervento immediato sarà sugli asili nido" Parola di Giuseppe Conte.



















Cronaca Bambina "Il primo immediato intervento sarà sugli asili nido, non possiamo indugiare oltre". Lo annunciato stamattina il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando nell'aula della Camera. 


Il Governo "si adopererà per finanziare le rette di asili nido e micronidi e ampliare l'offerta di posti sopratuttto al mezzogiorno. Dobbiamo contrastare la falsa mitologia per cui la cura dei bambini e degli anziani possa ostacolare la partecipazione al mondo del lavoro". Di norma i proclami sui nidi si fanno durante le campagne elettorali e non dopo la formazione del governo ne tanto meno  a pochi mesi dalla legge di bilancio.

Un bel annuncio

Si tratta di un bell'inizio, di un cambio di intenti rispetti al governo precedente.   dare più risorse ai nidi significa mettere al centro la crescita del paese, dare attenzione e sostegno alle famiglie, significa anche stare dalla parte dei più fragili perché sono proprio i nidi che fanno la differenza nel gap educativo tra i bambini, come ci ha dimostrato bene l'ultimo report di SaveTheChildren

Attenzione al Sud

Conte non si limita a ribadire l'importanza dei servizi (e non solo educativi ma anche quelli dedicati agli anziani) in relazione al lavoro, ribadisce anche l'importanza di riequilibrare la distribuzione dei nidi nel paese. E' il sud che ha più necessità di servizi e che richiede maggiori investimenti. La strada è difficile perché la realtà è che fino ad oggi oltre ai soldi è mancata anche una politica lungimirante rispetto alla diffusione dei servizi. Non è un caso che ad un investimento del 2009 i nidi abbiano si aperto e si siano diffusi, ma senza garantire un reale accesso alle famiglie più fragili, o una qualità sempre controllabile. 

I nidi oggi

I nidi oggi sono mal distribuiti; ce ne sono più al nord, che al sud, più in città che in provincia, sono spesso privati e hanno rette molto alte, sono sempre più aperti alle necessità del mercato del lavoro dei genitori e non sempre garantiscono la qualità educativa... Maggiori investimenti dovrebbe essere seguire una maggiore garanzia di sicurezza e una maggiore garanzia di benessere del personale che ci lavora. Troppo spesso nidi e scuole d'infanzia sono  testimoni di maltrattamenti, malessere e disagio, invece di garantire sicurezza e qualità. Non sono le telecamere a poter davvero valutare le situazioni, sono i controlli, è la formazione continua, è un collettivo armonioso e ben strutturato a restituire garanzia. Si tratta di azioni che si possono realizzano con economie e una buona progettazione politica. Se questo delicato e spesso dimenticato sistema verrà risollevato anche la fiducia dei cittadini risalirà molto velocemente.