L'incerta riapertura dei nidi e delle scuole d'infanzia


Cronaca Bambina 
Ancora non c'è nulla di sicuro. La fase due rispetto all'emergenza  virus non è ancora partita, e del resto i numeri che ieri ci ha restituito la protezione civile non erano "buoni" come ci aspettavamo. Eppure sui giornali si affacciano le prime ipotesi di NON riapertura dei nidi e delle scuole d'infanzia.



Scuola quando si riaprirà e come?
 
Sulla data di riapertura delle scuole abbiamo poche certezze. L'ultima circolare di chiusura potrebbe rinnovarsi per altri 15 giorni, (fonte Ansa) mentre un virologo Fabrizio Pregliasco ( e non solo lui) afferma che sarebbe meglio aspettare il rientro in classe a settembre.  (fonte il messaggero) E mentre si smentisce (ma non del tutto) l'ipotesi di un rientro con mascherine e distanza sociale, soluzione abbastanza inverosimili per i bambini delle primarie, si ipotizza anche di continuare con le lezioni online.  

E per i nidi e le scuole d'infanzia?

Se non ci sono certezze per le scuole d'obbligo, figuriamoci, se ce ne possono assere per i nidi e scuole d'infanzia. In questo momento ( e non solo questo) lo 0-6 non è una priorità nemmeno al Miur. Ieri Giancarlo Cerini il presidente della commissione infanzia però sulle pagine del Corriere della sera ha sollevato il problema. E' certo fin da subito che se la distanza sociale non è pensabile per i bambini di sei anni, lo è ancor meno per quelli che vanno al nido o alla scuola d'infanzia. E quindi?

Quali soluzioni?

Come già ribadito di certezze non ce ne sono. Abbiamo solo tre ipotesi per un rientro ai servizi 06. La prima è far rientrare solo i bambini che hanno entrambi i genitori lavoratori. Una soluzione che fin da subito risulta poco percorribile, almeno al nord,  dove di norma entrambi i genitori lavorano. La seconda "soluzione" è di continuare come già si fa In molti contesti (anche al nido) con "lezioni" a distanza. Soluzione che in nessun modo sostituisce la frequentazione e non aiuta i genitori che comunque devono aiutare i bambini a stare in rete. E infine si ragiona sul proseguire con il telelavoro per i genitori e aumento il bonus baby sitter. Quest'ultima potrebbe essere una soluzione percorribile e capace di sostenere i genitori, ma apre altre domande. 
In particolare una preoccupante domanda che è già in essere da tempo: per chi gestisce i nidi e le scuole privati cosa accadrà a settembre? E certo rimane anche la domanda ancor più preoccupante di come possano crescere dei bambini tanto piccoli e tanto isolati per lungo tempo.
Insomma c'è davvero una grandissima incertezza anche a lungo termine che si ripercuote nuovamente sui bambini e sul settore educativo 06 ( e non solo il privato). Un settore che sembrava da poco aver trovato uno spiraglio di interesse politico, con le dichiarazioni di Giuseppe Conte  e con i nuovi finanziamenti, che si trova nuovamente a mare aperto senza salvagente. Ora la situazione necessita di soluzioni del tutto nuove e alternative.