Quali sono le competenze di un'educatrice?

 


Quali sono le competenze delle educatrici? Cosa significa accogliere un bambino al nido? Occorre specificare che già in queste due domande si individua uno stereotipo. Infatti, ciò che intendo per accoglienza non può essere realizzato nello stesso modo per tutti, in quanto non esiste UN bambino ma tanti bambini, sempre un concetto scontato ma non lo è affatto.

Competenze e teorie

Esistono principi e idee che devono necessariamente essere adattati ad ogni situazione sulla base delle caratteristiche del piccolo, della sua mamma, del padre, della composizione famigliare e che sono necessarie specialmente nella fase di approccio.

Competenze sartoriali

Potrei dire che un’educatrice acquisisce strumenti di osservazione, attenzione, riflessione e comprensione che usa come fosse una sarta, adeguando il suo intervento e facendolo calzare come un abito su misura.

La competenza richiesta è molto alta poiché è molto alta la posta in gioco : guadagnare fiducia.

Competenza, competenze

Noi siamo sconosciuti alle famiglie, si affidano con fatica all'inizio, quindi occorre una competenza raffinata su più fronti. Parto dai due principali compiti: ascoltare la mamma, osservare il bambino.

Ascoltare, osservare, accogliere in un ambiente predisposto, in un tempo creato ad hoc, lasciare spazio fisico ed emotivo affinché una madre possa prendere fiato, sedersi, guardare intorno a sé, guardare negli occhi il suo interlocutore, parlare e magari esprimere anche i suoi dubbi. Una competenza relazionale è lo strumento sottile che consente all'educatrice di aprire un varco, accogliere il piccolo e la madre.

E il padre?

Non ho nominato il padre consapevolmente, poiché nella fase di avvicinamento al nido, un padre di solito ha un maggiore controllo di sé, ha un po’ di distacco utile, mentre la madre solitamente è decisa ma ambivalente, e solo con un tempo ragionevole si affida ed affida il bambino.

La comunicazione, le informazioni

L’educatrice ha bisogno di creare spazio fisico e mentale, di usare un linguaggio chiaro, di selezionare solo una parte dei contenuti da comunicare, l'esperienza ci dice che i genitori escono confusi se ci sono troppe informazioni.

La competenza è anche organizzare informazioni su manifesti esterni in cui raccogliere le regole principali.

La competenza è aver concordato preventivamente con le colleghe le informazioni da dare, coinvolgendo il personale collaboratore per dare informazioni sulle agende di pulizia, sulle preparazioni dei pasti, diete, ecc

Concludendo

Occorre immaginare che un bimbo ideale non esiste, esistono i bambini, le madri ed i padri. Le educatrici sono competenti quando riescono a produrre un canale di comunicazione tale da stimolare uno stato di fiducia in tutti.

Daniela Mazzanti Già educatrice nei nidi pubblici di Bologna dagli anni ‘70.

 

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