Chi sceglie cosa ? Le scelte ragionate degli adulti e quelle intuitive dei bambini.

Disegno Daniela Mazzanti educatrice di nido


Una coppia di genitori si appresta a compiere un passo importante: la scelta del nido in cui inserire il proprio bambino o bambina.

Carichi di aspettative si aggirano fra le strutture educative durante gli open day e valutano, ascoltano, scrutano, spesso hanno quaderni di appunti, fanno domande, ma sono frastornati, accumulano dati e devono fare una scelta, quella che li farà stare il più tranquilli possibile, devono farla basandosi logicamente su un ragionamento.

Accade poi che siano inseriti in un nido che hanno preferito ad altri, comincino da un primo incontro che introduca modalità d'inserimento e finalmente il colloquio individuale con le educatrici della sezione in cui inserire il piccolo.

In quella occasione solitamente il colloquio è coordinato dalla educatrice di riferimento presentata come figura scelta dal gruppo educativo, importante per guidare il percorso che si attiva.

Ed è a questo punto che, a volte, accade una variazione determinata dalla scelta del bambino

Può accadere infatti, e non è cosa rara, che un bambino vada istintivamente verso una educatrice piuttosto che un'altra, che scelga lui stesso!

Su quali basi lo fa? Come si reagisce nel gruppo di lavoro? E i genitori?

Le osservazioni del bambino

Questa ipotesi è presentata come rara ma possibile durante i colloqui fra personale e famiglie, la si espone come evento accettabile poiché in realtà i bambini, anche molto piccoli, hanno numerosi sistemi di osservazione della realtà nuova che affrontano.

Misurano da soli il gradimento delle persone cosi come lo fanno con gli spazi e i giochi e con gli altri bambini. Nelle persone individuano con abilità ciò di cui hanno bisogno, sanno discriminare. Le loro scelte avvengono spontaneamente, le educatrici le comprendono e ne tengono conto. Un sorriso all' entrata di una educatrice piuttosto che un semplice saluto di un'altra.

L' offerta di un gioco o il passare da un abbraccio materno all'altro. Entrare salutando velocemente o tramite un rituale lento, diventano parte di un avvicinamento facilitato, una scelta compiuta dai bambini stessi in modo naturale, istintivo.

Questo è ciò che può accadere, che va osservato, valutato dagli educatori, e dai genitori, possono essere accolte le preferenze manifeste di un bambino. Specie nel primo periodo, quando tutti gli sforzi sono indirizzati a facilitare l attaccamento a luoghi e persone nuove. 

I linguaggi dei bambini

Ci sono linguaggi fatti di gesti espressioni che superano le parole, linguaggi differenti che i bambini sanno valutare.

Non sempre accade ma può accadere. 

Sono scelte fatte da loro che difficilmente sbagliano. Per questo, un buon gruppo educativo fa tesoro anche di tali indicazioni che arrivano dai diretti interessati e le prende seriamente in considerazione, senza svalutare il lavoro di nessuno ma valorizzando il potenziale che ognuno ha in sé.


Daniela Mazzanti, Già educatrice nei nidi pubblici di Bologna dagli anni ‘70.


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