Educare, emozionare, crescere attraverso la voce

Anna Maria Mossi Giordano



Partecipare per crescere Quanto può raccontare il timbro di una voce sia essa parlata o cantata, attraverso la nostra voce possiamo aprire varchi o al contrario alzare muri e barriere comunicative.

La voce come strumento educativo

Le parole sono suoni, possono  trafiggere o volare leggere e carezzevoli. Nella mia lunga esperienza in ambito educativo la voce ha rappresentato uno strumento incredibile per comunicare a dei livelli più sottili con i bambini e gli adulti.

Parallelamente alla professione di educatrice ho coltivato con continuità il mio interesse per la musica, soprattutto per il canto ed il suo incredibile universo sonoro ed emotivo.


La voce e la ricerca

Una ricerca appassionata mi ha condotto a sperimentare e approfondire, partecipando ad innumerevoli seminari, stage, sul canto armonico, canto lirico, circle singing, canto collaborativo, canto improvvisato, canto popolare, lavori di bioenergetica e voce, mantra cantati e tanto altro.

Tutte queste esperienze sono entrate dalla porta principale del mio percorso di crescita per arricchire ulteriormente il mio "bagaglio di conoscenza creativa e di alfabetizzazione emotiva" dandomi delle chiavi di lettura ulteriori per poter accedere nel complesso mondo psico/affettivo/emotivo/creativo dei bambini di cui mi sono presa cura.

Canto per te. La voce tra noi 

Ho ricordi nitidi di tutte le volte che ho cantato per quel singolo bambino/a perché non riusciva a dormire o era agitato per l'assenza della sua mamma o semplicemente per giocare. 

Mi piaceva emettere dei suoni a volte profondi, inventando sul momento delle melodie, o più semplicemente suoni, cercando di "sentire" quel disagio e connettersi attraverso il suono, con quelle emozioni.

Cantare diventava il mio dialogo speciale con quel bambino/a, con la sua unicità, il suo modo originale di stare al mondo.

Uno spazio nostro di condivisione creativa.

La voce come comunicazione

Quella particolare comunicazione empatica cantata ha sempre avuto effetti benefici, di grande rilassamento e la relazione affettiva si consolidava e arricchiva di nuovi linguaggi espressivi.

Si dà poca importanza alla voce che non è solo uno strumento per emettere parole, la voce è un meraviglioso viatico di risonanze e vibrazioni che hanno a che fare con le nostre emozioni più profonde.

La voce narra sempre, attraverso la sua modulazione, il nostro stato d'animo, per quanto si possa fingere o controllare ci sarà quella particolare inflessione che racconterà la nostra verità emozionale.


La voce non mente

I bambini riescono ad avvertire il nostro stato d'animo, il suono della nostra voce, se non sarà coerente con il nostro sentire, verrà percepita nella sua realtà, anche quella più sgradevole. 

Tante volte mi è capitato di ascoltare parole apparentemente "accoglienti e rassicuranti" e assistere alle reazioni dei bambini che non ne traevano beneficio, anzi avevano comportamenti reattivi di rifiuto nei confronti della persona che si stava occupando di loro. Una dimostrazione palese di quanto la voce possa veicolare emozioni e sentimenti. 

Ovvero le "belle parole" non sono sufficienti se non sono accompagnate dal loro suono emozionale coerente, insieme alle consonanti e vocali "riverbera" anche il nostro mondo emotivo.

Il mondo interiore, attraverso la voce, si arricchisce di sfumature espressive dando potenza e veridicità al linguaggio.

Ecco perché è importante per gli educatori porre attenzione alla voce, un elemento che non viene preso in considerazione, invece riveste un'importanza notevole, che in certi momenti può fare l'enorme differenza.


La voce come strumento di comunicazione gentile

Indagare la nostra voce e le sue possibilità espressive credo sia una opportunità importante ed evolvente. Si pensa erroneamente che lo debba fare solo chi è interessato a cantare o recitare, dai miei percorsi esplorativi sulla voce ho incontrato tante persone che hanno voluto mettersi in gioco senza avere un interesse specifico musicale o attoriale. Infatti nelle diverse esperienze c'è sempre stato un filo conduttore che ha confermato quanto l'universo della voce, se esplorato senza giudizio, possa regalarci delle grandi sorprese.

In ambito educativo può fornire strumenti ulteriori per affinare e consolidare una comunicazione più efficace ed autentica.

Il suono della voce può rappresentare il " biglietto da visita" di ogni relazione, siamo tutti sensibili a come le persone si rivolgono a noi, se pensiamo ai primi colloqui con i genitori, alle parole che scegliamo per accogliere e rassicurare, le parole saranno maneggiate e comunicate con cura, affinché la nostra voce, esprimendole, sia in assoluta sintonia vibrazionale, emotiva, valoriale.

Ti racconto una storia senza parole

Mi è capitato di leggere per i bambini dei libri onomatopeici, che trovo tra l'altro molto divertenti e creativi. Nonostante la storia fosse delineata da consonanti e vocali appaiate senza alcun significato compiuto, la voce riusciva a raccontare attraverso i suoni e l'espressività il senso di quella storia, con molta partecipazione dei bambini, a dimostrazione palese che le emozioni arrivano soprattutto dal suono e dal timbro della voce quando riesce a connettersi con il proprio mondo interiore e a tradurre in fonemi quelle sensazioni e stato d'animo.

La voce oltre i significati 

In poche parole la nostra voce esprime chiaramente l'intenzione comunicativa che la sottintende, conoscere più approfonditamente le sue possibilità, significa esplorare la nostra sfera emozionale e creare un ponte fluido tra quello che realmente sentiamo, le parole che sceglieremo ma soprattutto come verranno " alla luce".

Immaginiamo le parole come fossero suoni, se saranno autenticamente connesse al nostro " sentire emozionale" quel racconto diventerà come uno spartito musicale, ogni pausa, silenzio, ritmo, colore timbrico, sfumature, piani, alti dara' vita ad una comunicazione più profonda e riverberante.


La potenza del suono della voce

Il suono della nostra voce possiede un grande "potere comunicativo" tutti abbiamo memoria e fatto esperienza di quanto una determinata voce possa averci terrorizzato, annichilito o al contrario empaticamente accolto e rassicurato.

Spesso non si ha consapevolezza e responsabilità del come ci rivolgiamo agli altri, non prestiamo sufficiente attenzione al mezzo di trasmissione che la natura ci ha dato in dotazione e quanto il suo utilizzo sciatto, superficiale, inadeguato possa recare danni soprattutto nei bambini che non hanno ancora strumenti di conoscenza adeguati per poter fronteggiare una " voce aggressiva, giudicante, respingente". Purtroppo rischiano di subirne le conseguenze.

Una voce, un'emozione   

Esiste il "suono gentile" e la voce è il suo testimonial più rappresentativo, per questo è fondamentale che si sperimentino percorsi di alfabetizzazione emotiva affinché ci si alleni consapevolmente ad utilizzare questo importantissimo strumento espressivo con le modalità più adeguate che un ambito educativo/relazionale richiede ed auspica.

Concludendo, il suono della nostra voce può essere portatrice di benessere e gioia se impariamo a comprenderne la sua importante funzione e possibilità comunicative accoglienti e non violente.

La voce e' un ponte della vita che e' in me, che attraversa il mio corpo, i miei sentimenti ed emozioni e si rivela all'altro con quello che c'è, cerchiamo di coltivarla con " bellezza, cura, amore" affinché possa risuonare nelle sue parti migliori.


Anna Maria Mossi Giordano, già educatrice nei nidi pubblici di Roma 



L'educatrice ideale non esiste...Si va facendo