Cronaca Bambina Nei giorni scorsi è stata presentata la proposta di legge per prevenire il fenomeno dell’abbandono di bambini in veicoli chiusi. La Regione Toscana continua, come aveva già annunciato (leggi qui), la lotta contro l’abbandono dei bambini in auto, tramite un sistema diffuso informatizzato, in strutture educative. Individuati anche i primi finanziamenti.
Inizialmente la notizia aveva preoccupato non poco le educatrici, nonostante le rassicuranti testimonianze del sistema attuato nei nidi di Empoli, dove la rilevazione delle presenze è in atto già da un po' di tempo. (leggi qui). I lavoratori temevano un sovraccarico di lavoro, durante l'orario d'ingresso, un momento molto delicato da gestire. Ad ogni modo se il sistema sarà informatizzato è certo che la rilevazione della presenza avrà un impatto minimo sul personale.
In regione
L’atto è stato presentato nei giorni scorsi in commissione Sviluppo economico, cultura, istruzione e formazione in regione Toscana e ha ricevuto il sì unanime e sarà all’ordine del giorno dell’Aula del 6 novembre. La legge prevede un contributo di 100mila euro, una tantum per il 2018, conferito all’associazione nazionale comuni italiani (Anci) per l’acquisto dell’hardware. I Comuni dovranno rivolgersi sempre ad Anci per avere il contributo da destinare alle scuole dell’infanzia che aderiscono al progetto di dotarsi del sistema digitalizzato di rilevazione delle presenze e assenze e di allarme alle famiglie in casi di assenze non giustificate.
Il consigliere Antonio Mazzeo che ha presentato il ddl ha spiegato
“il Consiglio regionale finanzia l’hardware, la Giunta partecipa con lo sviluppo del software dell’applicazione all’interno di una gara già aperta che utilizza fondi europei e Anci gestirà la gara per tutti i Comuni”.
La Giunta regionale ha modificato il regolamento attuativo del della normativa in materia di educazione che detta le disposizioni organizzative dei servizi educativi per la prima infanzia, introducendo l’obbligo, per i nidi d'infanzia, gli spazi gioco e i servizi educativi in contesto domiciliare, di dotarsi di un sistema di rilevazione delle presenze giornaliere, anche informatizzato, e di comunicare alle famiglie le assenze che non sono state dalle stesse precedentemente segnalate. La norma ha già la copertura finanziaria.