Anche nelle vostre scuole ci sono problemi con la sostituzione delle maestre?












Cronaca bambina La domanda appare semplice e immediata su fb: “Anche da voi mancano maestre per le sostituzioni e quindi i bimbi vengono smistati in altre sezioni? 


In poco tempo arrivano decine di testimonianze da Roma, sia da parte dei genitori che da parte delle insegnanti. E tutte le testimonianze avvalorano quanto è stato scritto nelle due petizioni lanciate in questi giorni dalle educatrici e maestre di Roma di cui abbiamo dato notizia (leggi qui e qui). Le supplenti mancano e il documento della PA che indica come si intendono gestire le chiamate non promette grandi cambiamenti, anzi, fa intuire un vuoto d’organico che andrà a pesare sulle spalle dei lavoratori e delle famiglie. L’accordo è ancora in trattativa, tra sindacati e PA, e c’è spazio per trovare soluzioni che tra risparmi, problemi per trovare una soluzione di qualità. Qualità oggi seriamente compromessa. Cerchiamo di capire cosa succede nelle scuole romana. Cosa raccontano i commenti via social? A parte qualcuno che scrive che “da noi non si sono verificati problemi” molti altri testimoniano situazioni di grande fatica e stress dove le insegnanti scarseggiano e la qualità non può essere garantita.

Le sostituzioni
E’ abbastanza comune, anche se la cosa è detta sottovoce e con un certo timore, che “per solo un giorno o due la supplenti non si chiamano. E le situazioni sono sistemate in modi diversi. Alcune scuole chiamano i genitori per venire a riprendere i bambini, come del resto ci è già capitato di raccontare a Napoli e a Torino.

Dalle maestre, alle educatrici, al sostegno
Ci sono poi altre soluzioni acrobatiche e fantasiose: si smistano i bambini, si piazzano le insegnanti di sostengo sull’intera sezione (sperando che il bambino certificato non sia troppo grave) e capita pure (si scrive su fb) che vengano spostate le educatrici dal nido all’infanzia (tanto ormai non abbiamo una legge ZEROSEI che lo consente?) e via di questo passo. Qualche maestra si lamenta “Anche da noi è un continuo e la cosa più grave è che si supera spesso il rapporto numerico bambini-maestre e così la sicurezza viene a mancare” E se viene a mancare la sicurezza possiamo solo immaginare come venga rispettato e garantito il progetto pedagogico che dovrebbe essere alla base della qualità offerta.

Non accade solo a Roma
E anche questo è certo. Non è solo a Roma che si registrano situazioni di questo tipo e non è un fatto dell’ultimo minuto, succede, capita ormai da tempo, l’abbiamo raccontato in più occasioni e in diverse città. E succede sia nelle scuole statali, che in quelle comunali, che nei nidi. E forse a questo punto le telecamere nei servizi potrebbe servire per smascherare queste situazioni che facilitano situazioni di stress e bournout.

Ma perché succede?
La risposta da parte delle diverse PA è invariabilmente una: “non ci sono soldi!” E allora dovremmo continuare a pensare con insistenza e urgenza, come del resto fa anche un’educatrice su fb: “Con tutte le tasse che paghiamo è prassi non sostituire per assenze brevi ne di docenti ne ausiliari è assurdo!!!! ”