Perché è importante difendere i nidi privati?


Cronaca Bambina 
i nidi privati rischiano la chiusura. I genitori non vogliono pagare la retta perché non usufruiscono di un servizio che è chiuso. I gestori, dal canto loro, devono far fronte a spese e stipendi e senza entrate non sanno come fare e nel decreto Salva Italia i nidi sono citati all'articolo 47 in quasi ogni forma ma non nella gestione privata. Così si avvia una nuova stagioni di guerra, tra i poveri,  che rischia di lasciare sul campo tante donne e bambini.



La protesta dei genitori: le rette senza servizio non le paghiamo

Qualche giorno Striscia la notizia lancia la notizia: i genitori sono in protesta non vogliono pagare le rette. Nel servizio alcuni avvocati spiegavano come rispondere e invitavano a non pagare. Codacons mette a disposizione anche un modulo on line  per rispondere a queste richieste ingiustificate.  

La protesta dei gestori privati senza le rette noi chiudiamo

La risposta dei gestori del privato arriva presto: "senza le rette  e senza aiuti da parte del Governo siamo destinati alla chiusura". Nascono presto comitati a Milano EduChiAmo (che ieri ha avuto spazio di risposta, a Striscia la Notizia, per spiegare la loro posizione) nelle Marche nasce un altro comitato la cui portavoce è Lara Menghini che spiega in  un'intervista al quotidiano locale Cronache fermane cosa sta succedendo.           

Nidi privati? Una questione politica

Il decreto Cura Italia prende le distanze dai privati e se i nidi privati fossero un di più, un extra, potrebbe anche essere corretto non menzionarli. Ma nei fatti le cose non stanno così. I servizi educativi privati sono nati (spesso, non sempre) in mancanza dei nidi pubblici, per reggere e supplire una carenza che lo Stato non ha mai, in 50 anni di attività, supplito. 

Nidi privati: come sono? cosa offrono?
In tante realtà il privato non hanno costi vertiginosi con rette da 1000, 1500 euro al mese. Non si rivolge solo a famiglie benestanti. Spesso sono servizi  che hanno costi contenuti, con rette non tanto diverse dalla rette del pubblico. Ma c'è di più. I nidi privati sono spesso gestiti da piccoli imprenditrici (donne una fascia particolarmente debole sul mercato del lavoro) e offrono con i servizi pubblici, la possibilità per tanti genitori, spesso le madri, di tornare a lavorare anche dopo la nascita di un figlio.     

In tempo di crisi si evidenziano le criticità consuete

Le disparità in tempo di crisi emergono prepotenti e sono difficilmente risolvibili in modo soddisfacente. Tutt'al più, in tempo di crisi, si può "mettere una pezza". Ma la mancanza cronica di nidi , presente da quando sono nati ad oggi, si porta dietro tante e tante disparità, quelle dei lavoratori ad esempio. Se oggi lo stato lascia soli i servizi privati la sistuazione post emergenza creerà ancor più emergenza a lungo termine. Perché senza nidi privati il  prezzo più caro lo pagheranno ancora una volta le donne e i bambini. E questo non possiamo permettercelo se vogliamo un paese democratico e equo.