Sciopero dei nidi e delle scuole: cosa pensano i genitori?


 
Cronaca Bambina 
Scioperi, scioperi e scioperi piovono sui nidi e le scuole d'infanzia da nord a sud. I perché li abbiamo raccontati a più riprese in diversi post (leggi qui e qui).   Ma i genitori cosa pensano dei tanti scioperi che si stanno succedendo? Abbiamo posto 4 domande e intervistato in soli due giorni di "telefono aperto" 65 genitori. 



Telefoni aperti
Sessantacinque testimonianze raccolte e divisi contesti: Lazio (25), Toscana (11), Emilia Romagna (22),  Lombardia (6) e Veneto (1). Abbiamo così ricostruito un piccolo quadro nel nord e centro Italia. E se i numeri non hanno il valore di uno studio statistico, è certo che qualcosa ci raccontano.  Ai genitori che ci hanno contattato abbiamo rivolto quattro domande precise.   

Prima domanda: "Le ha dato fastidio lo sciopero?"   

Hanno risposto "Si" 58 genitori, "Non particolarmente" in 6, mentre uno non ha saputo rispondere univocamente. Molti di quelli che hanno risposto "si" sono genitori che lavorano entrambi  e che di norma non hanno una babysitter. Mentre tutti i genitori che non sono stati particolarmente disturbati dagli sciopero hanno lavori con orari flessibili o non lavorano entrambi.

Seconda domanda: "Crede che lo sciopero sia un diritto abusato?"

La maggior parte dei genitori hanno risposto affermativamente (59). In 5 hanno risposto "No". Un genitore si è astenuto dal giudizio. Molti hanno voluto sottolineare con evidente fastidio che gli scioperi sono sempre organizzati di venerdì o vicini a ponti festivi. 

Terza domanda: " E' soddisfatto del servizio educativo che frequenta?"

La maggior parte dei genitori ha risposto positivamente (60 su 65) con diverse sfumature comprese tra abbastanza (43) molto (16) moltissimo (1). In 5 non si sono ritenuti soddisfatti del servizio (3) per orari e calendari e in due per la presunta incapacità del personale
 
Quarta domanda: "In tutt'Italia il personale  sta protestato per denunciare la scarsa sicurezza garantita nei nidi e nelle scuole per come è organizzato il lavoro. Ha paura per la salute dei suoi figli?" 
 
La maggior parte dei genitori risponde di non essere particolarmente preoccupato per la salute dei bambini o la diffusione del contagio, 38 su 65, in 18 hanno afferma di essere mediamente preoccupati, o più preoccupato di altro, e solo in nove affermano di essere molto preoccupati per la salute dei bambini e della famiglia. 
 
Alcune osservazioni e tre domande
 
Questa piccola "indagine" ci pone di fronte ad una situazione incerta e alquanto imprevedibile. Ci sarebbe da capire come mai tanti genitori affermano di trovarsi bene (o mediamente bene) nel nido o nella scuola di riferimento eppure non ritengono valide le ragioni per cui scioperano chi si occupa tutti i giorni dei loro figli? Come mai ragioni nient'affatto banali, ma legate alla sicurezza della salute nazionale non sono percepite come potenzialmente pericolose? Infine la domanda che rimane nuovamente sul tappeto come in molte altre occasioni è: Che alleanza educativa si riesce a realizzare in un contesto tra fiducia e sfiducia nel sistema educativo e istituzionale?