Parola ai bambini. Francesco: la scuola, i compiti e la rock band

 



La parola ai bambini

Oggi incontro Francesco Greco. Sei anni capelli ben in ordine e due occhi castani dolcissimi. Lo conosco da sempre, da quando è nato e nonostante la distanza, nonostante il vederci in questa strana modalità e un po' di timidezza iniziale, con molto coraggio Francesco non chiede mai a mamme e papà di stargli accanto o di rispondere al posto suo. Con lui parleremo di scuola, di pandemia, di amicizia  e di qualche bambino antipatico... Oggi frequenta l'istituto comprensivo n 7 a Bologna in via Scandellara. 
 
Ciao Francesco, oggi ti farò qualche domanda sulla scuola. Non ci sono risposte giuste o sbagliate, solo quello che pensi tu. Se ti faccio domande a cui preferisci non rispondere, non c'è alcun problema, puoi benissimo non rispondere.  Va bene? Possiamo cominciare?
Si, va bene ci sto. Io sono in prima A alla scuola primaria. (Risponde puntuale)  

Avete un giardino?
Si, è bello grande e ha pure una montagnola dove si può andare a giocare.
 
Bello e come stai con i tuoi nuovi compagni?
Bene, io ho un amico che si chiama Cristian e noi giochiamo sempre insieme anche in giardino.
 
E che giochi fate?
La corsa, nascondino, un, due tre stella...Sono questi i nostri giochi e poi anche altri. Quest'anno però non possiamo andare in palestra perché c'è il covid.
 
Quest'anno hai anche dovuto mettere la mascherina. Come ti sembra?
A me non  scoccia poi tanto, a volte vorrei soffiarmi il naso e allora mi da un po' fastidio, ma non tanto.
 
Non dirmi che non ti scaccoli mai?
-Ride divertitissimo- No, aspetto di potermi soffiare il naso! Da noi non lo fa nessuno -continua a ridere divertito-   
 
E in generale come va la scuola nuova? Come ti sembra?
Sta andando bene, anche se ora facciamo la didattica a distanza che insomma...io preferisco andare in presenza.
 
Cosa ti manca della scuola in presenza?
Un po' tutto, i compagni, le maestre, il giardino....  
 
Cosa ti piace della scuola nuova? C'è un'attività che ti piace fare più della altre?  
Le maestre mi piacciono tutt'e due,però scrivere mi piace di più. A volte scrivo anche da solo su un quaderno tutto mio che è libero. E con Cristian abbiamo inventato una nostra storia: un libro.

Bello! Ora parliamo un po' delle classe: ci sono bambini o bambine con cui non vai d'accordo?
In classe c'è un bambino che ha sette anni che è antipatico con me. Solo lui però perché gli altri sono amichevoli. Lui invece fa un po' l'antipatico con tutti.
 
Ho capito e ci giochi con le bambine? 
Si, gioco un po' con tutti e facciamo dei giochi insieme sopratutto quando siamo in giardino. 
 
C'è qualcosa che non invece proprio non ti piace della scuola nuova?
I compiti. Ne danno un po' tanti. Prima alla vecchia scuola non ne facevo e mi piaceva di più. Di solito li faccio con Cristian. Certe volte lo aiuto e lui aiuta me a colorare. 
 
Ci vai al parco a giocare finito i compiti?
Adesso non si può più perché c'è il Covid, prima però andavo a giocare al campo da basket era bello. 
 
Francesco ti ricordi il periodo in cui non si poteva uscire di casa? Come te la sei passata?
Ricordo un pochino. Io non ho mai avuto problemi qui in casa c'era lo zio che mi fa sempre compagnia e mi fa giocare, mi legge, mi fa compagnia... 
 
Ti ringrazio molto di quello che mi hai racconto e ti chiedo un'ultima cosa: mi racconti la tua storia? Quella che avete scritto con Cristian? 
 
La nostra storia racconta l'avventura con la band! Io suono la batteria e Cristian la tromba e insieme facciamo un band fortissima! Siamo così bravi e suoniamo così bene che anche la televisione ci invita a suonare. E noi eravamo felici!
 
 

 
E su questa bellissima avventura di amicizia, di scrittura e musica saluto Francesco e lascio che le sue parole si depositino e vadano ad aggiungersi alle precedenti interviste ad Anna, a Viola e ai fratelli Colacino.         
 
Laura Branca