BolognaNidi |
Cari Ministri
Salvini e Bussetti ,
Spesso quando si affronta
il problema della sicurezza nelle scuole si risponde con le telecamere. Telecamere dentro i nidi e le scuole d'infanzia. telecamere fuori da scuola. E oggi
che la sicurezza pare vacillare sotto il peso dei tanti casi di
maltrattamenti sempre più spesso la risposta è “telecamere
sempre telecamera ovunque”. Telecamere per
spiare e controllare i cattivi maestri. Una risposta semplice ad un
problema complesso. Ma infondo forse fareste bene: montate pure le
telecamere ma poi guardate anche cosa succede nelle scuole.
Guardare
per vedere
In tante città tra
le quali Roma, Venezia, Torino, Milano, Napoli...(leggi qui, qui, qui e qui) stiamo raccogliendo (da
anni) la testimonianza di educatori e maestri che lamentano come
manchino strutturalmente le supplenti. Senza supplenti i bambini da
educare o da gestire diventano troppi. Il lavoro ordinario diventa molto
complesso da gestire e non è alla portata di tutti. Così la
scuola diventa un parcheggio (anche piuttosto caro per le famiglie).
Cosa succede
quando i bambini sono troppi?
Ora immaginate una
sezione di scuola d'infanzia ci sono 22 bambini (alcuni sono assenti). La maestra sta
svolgendo il
laboratorio sul "colore e le emozioni". Il laboratorio che si dovrebbe svolgere la mattina quando sono presenti due maestri. Oggi però la collega è assente e la sostituta non è arrivata. I bambini sono al "lavoro" e tutto procede bene quando Maria, la più piccola del gruppo, si alza
ma purtroppo non fa in tempo ad arrivare in bagno. Ora Maria è sporca, piange e
va consolata. La bambina è arrabbiata per l’accaduto e si sente inadeguata, mentre alcuni compagni che si sono resi conti dell’accaduto e c'è chi la
deride. La maestra intervenire sui bambini e intanto chiama la collaboratrice, che
però in quel momento è occupata altrove e non può arrivare. Allora la maestra lascia la sezione per recarsi in bagno con Maria. Deve cercare il vestito di
ricambio che però è estivo... intanto il tempo
passa e in sezione Giovanni, bambini particolarmente “vivace”, tira i capelli a Tommaso, che reagisce e gli
da un calcio negli stinchi … Giovanni piange come una sirena e….
Ecco provate ad immaginare tutto questo vissuto moltiplicato per due, tre volte al giorno...per due o tre giorni di seguito...e allora capirete perché è importante avere il giusto rapporto educatore bambino. E l’esempio non è catastrofico, non implica bambini con disabilità, o problematici, o certificati, perché allora la situazione sarebbe ancora più complessa da gestire.
Ecco provate ad immaginare tutto questo vissuto moltiplicato per due, tre volte al giorno...per due o tre giorni di seguito...e allora capirete perché è importante avere il giusto rapporto educatore bambino. E l’esempio non è catastrofico, non implica bambini con disabilità, o problematici, o certificati, perché allora la situazione sarebbe ancora più complessa da gestire.
Le
maestre sono umane
E poi cari ministri dobbiamo pensare che i maestri sono persone normali. Tante volte si pensa
alla "maestra" come a persone molto autorevoli, amorevoli, con forza
straordinaria, e nervi d’acciaio. Ci sono anche queste, è vero, ma
ce ne sono anche tante altre che magari sono un po’
vecchie e stanche (hanno chiesto trasferimento tante volte ma non
l’hanno mai ottenuto) magari si sono appena laureate e alle prime armi
e di fronte ad una scena così vanno in pallone, mentre altre ancora
sono semplicemente poco adatte a questo lavoro.
Maestri lavorate di più!
E si, Ministro
Bussetti, sono d’accordo con lei quando dice che le insegnanti si
dovrebbe impegnare di più (anche se toglierei la restrizione al sud
ed estenderei il ragionamento a livello nazionale) lei ha ragione,
questo lavoro dovrebbe essere scelto per passione, con grande
convinzione e svolto ogni minuto con enorme impegno. Ma così non è! Le situazioni sono molto diverse e
varie...
La responsabilità politica
Se le maestre devono gestire la sezione, alla politica spetta la gestione della scuola E a scuola c'è bisogno di tante cose ma in primis c'è bisogno di personale, poi
di qualificazione, di formazione, di controlli ...e tutte queste componenti richiedono investimenti. E allora se proprio dobbiamo spendere soldi per montar telecamere vi prego: poi guardate le videoregistrazioni! Sono certa che saranno tante le nuove idee che fioriranno nelle vostre menti rispetto
al tema della sicurezza.